Un’antologica su Fortunato Depero al Museo Riso

Nata dalla collaborazione tra Palazzo Riso e Mart di Rovereto, la mostra indaga l'influenza di Depero dagli anni Settanta ad oggi

Palazzo Belmonte Riso

Palermo

Inaugura oggi, 4 ottobre, Depero Mito Presente, la mostra ospitata a Palazzo Riso, a Palermo, dal 4 ottobre al 15 gennaio, curata da Nicoletta Boschiero. Un’occasione per ripercorrere l’intera carriera dell’artista roveretano, e l’enorme influenza che ha avuto, non solo nell’arte visiva, ma anche nella moda e nel design, dagli anni Settanta ad oggi.
Promossa e organizzata da Riso. Museo d’arte Moderna e Contemporanea di Palermo, diretto da pochi mesi da Maddalena De Luca che ne ha curato il coordinamento generale, l’esposizione nasce in collaborazione con il MART di Rovereto e, attraverso il progetto curatoriale di Nicoletta Boschiero, mette in rilievo tre importanti interventi artistici di Depero: Balli Plastici, del 1918; il Cabaret del diavolo, 1922 e, infine, la pubblicità in relazione al soggiorno dell’artista a New York nel 1928-30.

Fortunato Depero si è affermato tra i protagonisti del Movimento Futurista, dando vita a progetti che spesso hanno anticipato i tempi, attraverso una forma d’arte totale, dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità.

In mostra è presente una piccola appendice dedicata al viaggio di Depero in Sicilia avvenuto nel 1926, ospite dell’amico Guglielmo Jannelli che lo invita a progettare gli arredi e la decorazione del Villino Mamertino a Castroreale, oggi Terme Vigliatore. Gli arredi non nasceranno mai, ma Depero trascorre circa dieci giorni in provincia di Messina e il suo soggiorno è minutamente raccontato nel manoscritto Vassoio Siciliano, in mostra a Palazzo Belmonte Riso.

Balli Plastici, presentati al Teatro dei Piccoli a Roma nell’aprile 1918, sono il primo tentativo di Depero, realizzato in collaborazione con Gilbert Clavel, di sostituire l’attore tradizionale con marionette animate dalla compagnia marionettistica Gorno dell’Acqua, diretta da Vittorio Podrecca. Lo spettacolo si svolge in cinque azioni mimico-musicali, intitolate rispettivamente PagliacciL’uomo dai BaffiI SelvaggiL’Orso azzurro. Le marionette che vediamo oggi sono una ricostruzione a cura di Enzo Cogno che le riedita nel 1980 perché, conclusa l’esperienza teatrale, i fantocci finiscono in magazzino, e poi dispersi.

In esposizione anche il famoso Depero Futurista, il libro imbullonato, considerato il primo “libro futurista”, pubblicato nel 1927 dall’amico di Depero, Fedele Dinamo Azari. Un manifesto programmatico del concetto di arte totale di Depero che riproduce non solo pittura e scultura, ma anche i suoi arazzi, panciotti, giocattoli, cartelloni pubblicitari, cuscini, architetture e altro, realizzati tra il 1913 e il 1927.
L’esemplare esposto proviene dalla collezione del barone palermitano Pietro Sgadari di Lo Monaco (1906-1957), acquisita nel 1981 dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana. Tramite un tablet, è possibile sfogliare e consultare digitalmente anche le interessantissime pagine interne, di solito non fruibili. Rilegato con bulloni, quasi un gioco che si potrebbe smontare e rimontare a piacere, ricorda i giocattoli robotici creati dall’artista.

Articoli correlati