La Fondazione Morra Greco e la sua collezione nelle sale di Palazzo Caracciolo di Avellino

Inaugurata nelle sale di Palazzo Caracciolo di Avellino, la mostra con le opere della collezione Morra Greco

Dare delle stelle fisse e dei punti di riferimento è ciò che decide di fare la Fondazione Morra Greco con la mostra Keep on movin‘, ripercorrendo attraverso le opere di diciotto artiste e artisti, la realtà e i modi possibili per raccontarla. 
Un viaggio nuovo ad ogni passo in cui luci e suoni guidano il visitatore nelle incredibili stanze del cinquecentesco Palazzo Caracciolo di Avellino, da pochi anni completamente restaurato, e che s’intona in modo perfetto ma anche paradossale alle opere esposte creando un connubio a tratti commovente, a tratti piacevolmente dissonante. Le opere in mostra risorgono dalla collezione della Fondazione che le mani sapienti della curatrice Giulia Pollicita riuniscono riuscendo a creare una narrazione continua.

La mostra si apre con i lavori di Július Koller che indaga la frattura del reale durante la Guerra Fredda e nel salire i vari piani si ha la sensazione di spostarsi in livelli sempre più alti di racconto. Le stanze del primo piano, ampie e decorate di angeli e architetture trompe l’oeil che donano un effetto tridimensionale, lasciano spazio e libertà di espressione alle opere esposte creando una dissonanza irresistibile tra lo stile antico e gli ironici linguaggi moderni. A dimostrarlo opere come le composizioni di Manfred Pernice con elementi estrapolati dal contesto quotidiano come critica al loro significato sociale, i lavori delle artiste Giulia Piscitelli e Petra Feriancová che indagano i legami emotivi tra realtà, umano e oggetto fino all’opera vista come oggetto funzionale alla realtà di Andreas Slominski.

Al secondo piano, i suoni e le parole a cantilena dell’installazione di John Bock, le vibrazioni in lontananza dell’opera di Lorenzo Scotto di Luzio e le parole dell’installazione video di Keren Cytter attirano il visitatore facendo sì che segua la mostra nell’ordine che preferisce assicurando comunque un excursus di emozioni che vanno dall’inquietudine, alla tristezza, allo spaesamento mescolando realtà e finzione. Il terzo piano, come l’arrivo ad un punto più alto di comprensione, presenta uno spazio unico, ampio e luminoso in cui il panorama napoletano fa da sfondo alle opere dell’artista Eric Wesley che smontano i meccanismi pericolosi e autoelogiativi della realtà.

La mostra presenta una marcia in più stupendo il visitatore con il piano meno uno in cui le video installazioni di Cezary Bodzianowski fanno eco in un’atmosfera di tufo da provare sulla pelle, tipica dei sotterranei napoletani che ricordano il complesso delle catacombe di San Gennaro e Napoli sotterranea. 
L’intero palazzo, così come le meraviglie che contiene, sono immersi nel groviglio dei vicoli del centro storico che come suo solito accoglie realtà diverse tra loro regalando un’esperienza unica nel suo genere. 

Keep on movin
a cura di Giulia Pollicita
espongono: Kai Althoff, John Bock, Cezary Bodzianowski, Keren Cytter, Sam Durant, Petra Feriancovà, Piero Golia, Renato Leotta, Jonathan Monk, Július Koller, Manfred Pernice, Giulia Piscitelli, Eva Rotschild, Lorenzo Scotto di Luzio, Andreas Slominski, Katja Strunz, Eric Wesley e Cathy Wilkes. 
29 settembre – 30 novembre
Palazzo Caracciolo di Avellino, Largo Proprio di Avellino – Napoli
Tutte le info: www.fondazionemorragreco.com