La seconda edizione di SUPERBLAST è una riflessione sulla società post-capitalista

In mostra le opere dei sei artisti in residenza riflettono sui temi della città effimera, del terzo paesaggio e del sogno

“Cosa imparare dalla crisi, dai processi di collasso e recupero? Cosa rimarrà alle future generazioni di fronte all’infinita stratificazione che caratterizza il tempo che viviamo?”
A partire da questi interrogativi, la seconda edizione di SUPERBLAST – bando internazionale per l’assegnazione di sei residenze a sei artisti incentrato sulla sperimentazione dei linguaggi artistici all’interno degli spazi di Manifattura Tabacchi – si propone nuovamente come dispositivo di riflessione sui temi urgenti del contemporaneo. Il bando invita gli artisti a ricreare un palcoscenico ideale, riflettendo sui temi della città effimera, del terzo paesaggio e del sogno. 
Un percorso tra spazi abbandonati, accompagna il visitatore in un viaggio attraverso i paradossi del presente che, allontanando lo sguardo dalla prospettiva privilegiata della città, svela un sottosuolo altro, in un’atmosfera a tratti onirica e inquietante.

Davide Sgambaro, Fenomeno (Smiley), Photo Leonardo Morfini, ADRYA

Prodotto da NAM – Not A Museum – programma di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, curato da Caterina Taurelli Salimbeni – con il sostegno di Regione Toscana, la mostra si svolge all’interno del programma della prima edizione della Florence Art Week.
Nel paese delle ultime cose raccoglie le opere inedite di Irene Adorni, Roberto Fassone, Beatrice Favaretto, Lorenzo Lunghi, MERZBAU e Davide Sgambaro
Nel periodo di residenza, gli artisti hanno ideato dei progetti che sono stati l’oggetto di ricerca di un percorso individuale e condiviso. La collettiva interroga il ruolo dell’effimero in una società post-capitalista, a volte recuperando meccanismi arcaici, come il rito, il sogno o la danza, altre volte utilizzando i suoi stessi strumenti, come i social media, la performatività o la sovrapproduzione.

Beatrice Favaretto, Miss Italia. Photo Leonardo Morfini, ADRYA

Dissezionando le pratiche e i paradigmi della cultura contemporanea e celebrandone gli enigmi, gli artisti si ritrovano Nel paese delle ultime cose a essere abitanti di una terra distopica, facendo apparire la dimensione di cui abbiamo conoscenza, principalmente quella urbana, nella sua assurdità e tenacia conservatrice. Giocando su un doppio livello di lettura, la mostra racconta di un mondo apparentemente nascosto, che trova nell’esperienza collettiva la testimonianza di qualcosa che effettivamente esiste nel presente e che vale la pena di riportare alla luce.

Concepito come dispositivo di riflessione sul pensiero post-antropocentrico, SUPERBLAST si completa con un progetto editoriale a cura di Nero Editions con saggi degli autori Angela Balzano, Ivan Carozzi, Giulia Crispiani, Federico Di Vita, Matteo Grilli, Laura Tripaldi, i quali hanno accompagnato e arricchito il percorso di residenza dei sei artisti. La pubblicazione sarà in distribuzione a partire da dicembre 2022.
Durante l’opening sarà possibile assistere alla performance di Irene Adorni, The Ultimate Ensable.

SUPERBLAST, copertina libro

SUPERBLAST. Nel paese delle ultime cose
Irene Adorni, Roberto Fassone, Beatrice Favaretto, Lorenzo Lunghi, MERZBAU, Davide Sgambaro
22 settembre – 16 ottobre
Manifattura Tabacchi, Firenze