“Beyond Binaries”. Riflessioni intorno alle dinamiche identitarie e di genere per un’arte partecipativa e transfemminista

Il collettivo curatoriale Erinni presenta le opere realizzate dalle artiste durante le residenze partecipative nel quartiere di Torpignattara

Residenza e poi mostra. Il progetto Beyond Binaries è arrivato al secondo capitolo della sua ricerca volta a intensificare il dialogo tra arte contemporanea e tematiche di genere, con uno sguardo volto ai territori e allo sviluppo dei linguaggi mediali. 

“L’attuale sviluppo tecnologico si fonda su asimmetrie di potere, bias di genere, di classe e di etnie ma rappresenta, per moltз artistз, anche un mezzo per riappropriarsi di identità, pratiche e processi, nell’ottica della ri-progettazione e del superamento dell’egemonia patriarcale”, hanno dichiarato le fondatrici e curatrici del progetto: Erinni – collettivo curatoriale, fondato nel 2021, dalle curatrici Daniela CotimboArianna Forte e dalla studiosa ed esperta di tematiche di genere Cinzia Forte.

A seguito delle residenze partecipative avvenute nel mese di giugno nel quartiere di Torpignattara, Beyond Binaries. Residenze per un’arte partecipativa e transfemminista, traduce oggi in mostra i risultati di quei workshop, con i lavori inediti di Mara Oscar Cassiani, il Collettivo Call MonicaGinevra Petrozzi e Giulia Tomasello.

Dal 14 al 28 settembre, negli spazi di AlbumArte a Roma, tuttз lз artistз coinvoltз indagano, con linguaggi e pratiche differenti, le tematiche emerse dallo scambio con le persone che abitano e attraversano il territorio: Nuovo Habitat, l’opera di Mara Oscar Cassiani, aspira alla costruzione di nuove forme culturali in contrapposizione agli stereotipi di genere, avvalendosi della cultura del gaming. In mostra da AlbumArte una video installazione con degli elementi site-specific relativi alla performance del 1 luglio che ha avuto luogo sulla terrazza del Casilino Sky Park.

Mara Oscar Cassiani, Nuovo habitat, 2022, per Beyond Binaries. Photo Chiara Cor, Courtesy Erinni

Politics of walking è una mappa affettiva del quartiere realizzata da Call Monica (costituito da Barbara Bordoni, Est Coulon, Gaia Ginevra Giorgi, Alessandra Grieco e Theresa Maria Schlichtherle), collettivo di performer che indaga lo sguardo patriarcale come costruzione culturale e vettore di potere. 

Call Monica, Politics of walking, 2022, per Beyond Binaries. Photo Chiara Cor, Courtesy Erinni

Ginevra Petrozzi, invece, presenta nella serata inaugurale della mostra, mercoledì 14 settembre, la performance Prophētai, nella quale confronta la funzione degli algoritmi con quella predittiva di alcune tecniche divinatorie, dando la possibilità al pubblico di interagire e alterare l’algoritmo. 

Ginevra Petrozzi, Propethai, 2022, per Beyond Binaries. Photo Chiara Cor, Courtesy Erinni

Giulia Tommasello, artista e designer, esplora il mondo della salute intima femminile con l’installazione site-specific Chi è Louisa (?). Attraverso “oggetti parlanti”, testimonianze dirette e progetti di biohacking, l’artista indaga come sovvertire i protocolli e i tabù inerenti al sistema medico e alla conoscenza relativa al corpo femminile, rivelandone la natura patriarcale.

Giulia Tomasello, Chi è Louisa (?), 2022, per Beyond Binaries. Photo Chiara Cor, Courtesy Erinni

Il progetto, promosso dall’Associazione Culturale Erinni, è vincitore del bando VitaminaG nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno del Dipartimento per la Gioventù.