Torna anche quest’anno il Premio Michetti, indetto dall’omonima fondazione a Francavilla al Mare (CH). Un premio che continua a rappresentare un punto cardinale nelle geografie della pittura figurativa. Oggi è stata presentata la 73esima edizione, dal titolo Figura, figurae. L’immagine delle immagini, a cura di Nunzio Giustozzi, in collaborazione con il Museo Barbella di Chieti e con l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo. Il Premio Michetti sarà assegnato nel corso dell’inaugurazione in programma il prossimo 30 luglio, alle ore 19, nella sede della Fondazione Michetti, Palazzo San Domenico a Francavilla al Mare. Gli artisti in concorso sono Giulio Catelli, Paolo Delle Monache, Roberto De Santis, Monica Ferrando, Giovanni Gasparro, Elena Giustozzi, Matteo Massagrande, Luca Pignatelli, Luigi Spina, Marzio Tamer, Sandro Trotti, Velasco Vitali e Rita Vitali Rosati.

Presidente della Giuria dell’edizione 73 è lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, curatore presso la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali. Mentre i membri della giuria sono Angelo Piero Cappello (Direttore del Centro per libro e la lettura), Alessandro Caruso (Vicedirettore The Watcher Post), Lella Mazzoli (Direttore dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino), Cristina Ricciardi (Storica dell’arte dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara), Daniela Simoni (Presidente del Centro Studi Osvaldo Licini) e Andrea Lombardinilo (Presidente della Fondazione Michetti).
Quest’anno il Premio è anche digital, ed è questa la novità del 2022. La sezione è stata battezzata “Digital Michetti” e sarà vinta dall’artista che riceverà più voti online a partire dal 1° agosto 2022, su www.fondazionemichetti.it. Il Premio sarà assegnato a conclusione della rassegna.
«L’obiettivo di quest’anno è tornare alla sacralità della pittura, della scultura, della fotografia, alla viva e vera figurazione, da troppo tempo ingiustamente ai margini del complicato circuito dell’arte contemporanea ha detto Giustozzi, curatore del Premio -. Nel solco di un insospettabile innovatore di linguaggi nella tradizione come Francesco Paolo Michetti, i 13 invitati alla rassegna, alcuni dei nomi più convincenti del panorama artistico italiano, presenteranno un nucleo consistente di opere recenti, inedite o create per l’occasione, a confermare, nel XXI secolo, le infinite possibilità di sperimentare, di interpretare originalmente generi, temi e soggetti ʽclassiciʼ, di affrontare la ʽnaturaʼ. Perché, come sosteneva Karl Kraus, ʽin presenza dell’arte la realtà è solo un’illusione otticaʼ. Di qui la scelta del titolo in latino della manifestazione, singolare e plurale nelle sue diverse declinazioni, e del sottotitolo dannunziano: E il Corpus Domini era per tutti noi, cercatori irrequieti di un’arte nuova, il Verbo dipinto; era, nella nostra chiesa, l’immagine delle immagini».
«La nuova edizione del Premio – conclude il Presidente della Fondazione Michetti, Andrea Lombardinilo – si muove nel rispetto della tradizione con artisti di primissimo livello, con la novità del primo Premio Digital Michetti, assegnato con voto digitale. La multiformità delle opere in concorso è un’ulteriore prova dell’impegno della Fondazione Michetti nel suo lungo percorso di valorizzazione del territorio nel contesto regionale e nazionale, nel pieno rispetto della tradizione, e con grande attenzione all’innovazione. Aspetti che Francavilla al Mare e l’Abruzzo incarnano perfettamente».
FONDAZIONE E PREMIO MICHETTI
Costituita nel 1952, sulla scia di successo del Premio Michetti nato nel 1947, la Fondazione Michetti diventa Ente Morale nel 1955. Tra i curatori del Premio Michetti si annoverano Palazzeschi, Angioletti, Apollonio, Bellonzi, D’Amico, Caramel, Daverio. Il Premio coniuga da sempre spinte moderniste e linguaggi della tradizione artistica, in un processo di equilibrio tra valorizzazione della realtà locale e nazionale. Numerose le mostre dedicate a Francesco Paolo Michetti. Ultimo omaggio al Maestro di Francavilla a Roma, con la retrospettiva del 1999 a Palazzo Venezia. Il Museo Michetti (Mumi) di Francavilla al Mare, ospita le cosiddette due tele giganti del maestro, Le serpi e Gli storpi, realizzate intorno al 1900. Il Mumi è ospitato nella sala ipogea posta a fianco di Palazzo San Domenico, storica sede della Fondazione.