La Biennale dello Scarto di Rodolfo Laquaniti

Grandi installazioni di materiale riciclato in dialogo con il paesaggio, al via la Biennale dello scarto che andrà avanti per tutta l’estate e terminerà a Firenze nel 2024

Sabato 14 maggio 2022 è stata la giornata inaugurale della Biennale dello Scarto 2022-2024, un progetto ideato e curato da Rodolfo Lacquaniti, bio-architetto e artista della Maremma Toscana. Laureato in Architettura a Firenze nel 1997, Laquaniti utilizza tutti i linguaggi dell’arte contemporanea: dalle installazioni al video-art, dalla pittura alla fotografia, ma anche performance, musica, parola, gesti, live arts e poesia. La sua riflessione si concentra sulla società dei consumi e sull’impoverimento energetico che affligge l’uomo contemporaneo. Nelle sue creazioni assembla rifiuti, riusa oggetti abbandonati e scartati che grazie al suo sguardo si trasformano in opere universali. Attraverso la sua arte vuole sensibilizzare le persone sul tema dell’inquinamento e del riciclo.

La Biennale dello Scarto è nata proprio con questo obiettivo nel 2018 a Venezia, da una provocazione dell’artista contro l’arte che inquina e il comportamento contraddittorio di molti artisti che sposano l’idea ecologista, ma poi finiscono con il produrre opere fortemente impattanti. La seconda edizione della Biennale, questa volta ambientata in Maremma, è dedicata al tema “L’energia circolare, gli scarti e gli scartati”.

Sarà un viaggio alla scoperta di culture e civiltà vissute in questo territorio, – spiega Lacquaniti – ci confronteremo con gli Etruschi, i Romani, gli Spagnoli, i Francesi, gli Arabi attraverso installazioni giganti realizzate in materiale riciclato: viandanti, mutanti, visionari, sognatori e mistici dialogheranno con il paesaggio naturale e urbano aiutandoci a riflettere. L’anima dell’umanità è disgregata, impaurita e confusa, non ha l’energia per porre rimedio a tanti anni di distacco tra l’uomo e il mondo che la ospita. Non possiamo rimanere immobili; la cultura deve indicare una possibile via, deve aiutarci a sviluppare una coscienza ecologica. Ogni opera sarà, quindi, un omaggio a questa meravigliosa terra e l’occasione per affrontare la tematica ambientale. Uniremo in un unico racconto tutta la meraviglia della Maremma con la sua storia millenaria, i siti archeologici, i personaggi, i musei, i parchi minerari e la natura. Una bellezza incontaminata che ci deve vedere tutti impegnati nella sua difesa. Il progetto vuole essere rivoluzione verde di felicità, tutela della biodiversità e della bellezza”.

Installazioni di grandi dimensioni realizzate con materiale riciclato dialogheranno quindi con il paesaggio naturale e urbano, popolando vie e piazze in un percorso a tappe, che si svilupperà a partire dal mese di maggio e per tutta l’estate 2022, con le inaugurazioni delle singole opere e la realizzazione di eventi di approfondimento sulla tematica ambientale.

La Biennale dello Scarto ha avuto inizio presso il Giardino Viaggio di Ritorno, uno spettacolare parco di sculture contemporanee immerso nella natura di Castiglione della Pescaia ideato e realizzato dall’artista stesso. Il parco accomuna esperienze creative diverse, legate da un unico obiettivo, quello di stimolare l’uomo nel prendere coscienza della propria natura vitale e primordiale, liberandola dalle angosce e dalle sovrastrutture imposte da un ambiguo concetto di civiltà.

La Biennale prevede altre cinque tappe a Castiglione della Pescaia e diversi appuntamenti a Grosseto fino all’evento finale che si terrà a Firenze nel 2024.www.labiennaledelloscarto.com