L’arte contemporanea nelle sale dell’Assessorato all’Ambiente: per un anno dodici artisti espongono le loro opere

Sotto la direzione di Simona Sarti e della storica dell'arte Floriana Mauro, l'Assessorato ospita la mostra 12 mesi di arte ambientale

Dal connubio arte e istituzioni possono nascere spazi aperti forieri di dialoghi in continuo divenire tra creatività e attualità, ne è un esempio l’Assessorato Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma. Sotto la direzione artistica di Simona Sarti e della storica dell’arte Floriana Mauro, l’Assessorato ospita la mostra 12 MESI DI ARTE AMBIENTALE inaugurata a febbraio di quest’anno. La mostra presenta una personale di dodici artisti a cui è destinato un mese dell’anno per esporre le proprie opere. L’alternanza delle diverse personalità permette di confrontarsi con una produzione artistica ampia e varia che abbraccia la scultura, l’olio su tela e materiali riciclati, sotto un unico tema: l’ambiente. Il parco dell’Assessorato ricco di piante mediterranee ed esotiche rappresenta un luogo di contemplazione e formazione di una coscienza civica che, attraverso la natura e l’arte, intende sensibilizzare i visitatori sul tema del rapporto tra uomo e natura e sul concetto di sostenibilità avanzato dai Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sino ad oggi quattro artisti hanno animato le stanze dell’Assessorato con le proprie opere, frutto dal rapporto personale con la natura e dall’intimo legame identitario che ciascuno di loro ha intessuto con l’ambiente. Michel Patrin, pittore, architetto e presidente dell’associazione Arte Altra ha esposto le proprie opere in legno e con materiale di riutilizzo durante il mese di febbraio.

Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti

L’artista e professore aggregato nel dipartimento di pediatria dell’Università Sapienza di Roma, Metello Iacobini, con i suoi animali fantastici ha esposto a marzo. All’artista informale e direttrice artistica della mostra Simona Sarti è stato assegnato il mese di aprile, durante il quale le sale al variare delle tecniche e del materiale utilizzato hanno assunto i nomi di “Sala verde”, “Sala Anima e materia”, “Sale Natura bene comune” e “Sala blu”. Durante il mese di maggio l’Assessorato è abitato dai quadri di Marzia Gandini a cui seguiranno gli artisti Isabella Angelini, Gabriella Sabbadini, Norberto Cenci, Elisabetta Piu, Giovanna Gandini, Ginevra Tonini Masella, Marco Delli Veneri e Brunella Martucci. I temi affrontati da Gandini durante il mese di maggio sono attuali e in linea con lo spirito della Biennale d’Arte di Venezia volto ad ampliare e ad articolare in sfaccettati punti di vista gli interrogativi umani sulle definizioni di uomo, di comunità e di pianeta. Se la Biennale riflette sul postumanesimo, Marzia Gandini con i suoi quadri attraversa il superamento della solitudine e dell’isolamento umano tramite una nuova visione fondata sul contatto con la natura. Nel 2002 durante i suoi anni di studi di arte presso The Elizabeth Foundation for the Arts – International Studio Program a New York ha affrontato il tema del binomio uomo/metropoli focalizzandosi sul senso di isolamento che una città può generare nell’uomo. Oggi intende rilanciare il medesimo tema arricchito da una soluzione emotiva che trova concretezza nella relazione con la natura, in quanto veicolo per un ritorno ad un mondo più solidale, sostenibile e motore di rigenerazione interiore.

Marzia Gandini

I quadri all’interno delle stanze dell’Assessorato dialogano con i giardini esterni: alla fontana del giardino risponde l’acqua della fontana del quadro posizionato di fronte, così come alle calle esterne rispondono le calle ritratte. Elemento principale della mostra sono i ritratti a volte accompagnati dalla presenza di una serra, simbolo di vita e fragilità, altre volte isolati sul foglio a matita. La rivoluzione gentile condotta dai dodici artisti nelle stanze dell’assessorato assume un duplice scopo. Da una parte intende sensibilizzare ed educare su temi ambientali e sul rapporto umano con la natura, dall’altra vuol far riflettere su una contaminazione positiva dell’arte nei luoghi istituzionali, normalmente non deputati alla realizzazione di mostre. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione e amicizia tra Simona Sarti e Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti e si inserisce in un percorso di più ampio respiro che ha coinvolto Simona Sarti in operazioni artistiche volte a riqualificare spazi urbani e a mantenere viva una coscienza sociale sana. Tra questi risultano “Io e l’Altro”, idea grazie alla quale una metà di dodici panchine selezionate del I municipio di Roma sono state dipinte da più artisti in base ad un tema sociale di riferimento, quale le morti bianche sul lavoro, il bullismo o ancora il rispetto per l’ambiente.

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