Diciotto sono i mesi di carcere dati a Jan Fabre con la condizionale. Il tribunale di Anversa ha dichiarato infatti l’artista colpevole di bullismo, violenza e comportamenti sessuali indesiderati. Il pm aveva chiesto tre anni. Per cinque anni sarà inoltre privato dei diritti civili. Il verdetto arriva dopo oltre tre anni l’inizio della vicenda giudiziaria, che nel 2018 aveva coinvolto Fabre accusato da un gruppo di venti ballerini della compagnia, Troubleyn, da lui fondata nel 1986. L’accusa era stata resa pubblica con una lunga lettera aperta di denuncia, firmata da collaboratrici e collaboratori di Fabre nel suo gruppo storico Troubleyn. «Non possiamo stare in silenzio quando le dimissioni dei nostri colleghi si accumulano – dichiaravano i performer – Molti di noi hanno sperimentato direttamente il sessismo e l’abuso di potere. Alcuni sono stati solo testimoni di queste pratiche, ma tutti noi chiediamo che si fermino». Inoltre, sempre nella lettera si accusava esplicitamente Fabre di aver molestato sessualmente una performer della compagnia. «Siamo molto soddisfatti di questo verdetto», ha affermato An-Sofie Raes, avvocato delle parti civili, dopo la sentenza.
Jan Fabre non era presente alla corte di Anversa e ha sempre negato i fatti. L’artista ha adesso facoltà di presentare ricorso contro il verdetto. La compagnia Troubleyn ha fatto sapere di aver preso atto della sentenza del giudice di Anversa e di essere in attesa di vedere se Fabre farà ricorso.