Le Magnifiche Architetture di Luigi Ballarin sono in mostra a Sarajevo fino al 12 maggio nella prestigiosa sede museale Gazi Husrev-Begova Hanikah. L’esposizione, curata da Beste Gürsu, presenta una serie di lavori che vanno a costruire sottili ponti tra le radici dell’arte occidentale e quella orientale. Il lavoro di Ballarin, difatti, da sempre fonde le tradizioni e le culture comuni alle civiltà e le trasferisce sulle sue tele. La vita stessa di Ballarin è costellata di esperienze interculturali: l’artista inizia la sua carriera negli anni ‘90 a Venezia; nel 2000 si trasferisce a Roma e, dopo un invito per una mostra personale, si innamora di Istanbul. Attualmente vive e lavora nelle tre città, creando un unione tra culture diverse con un linguaggio unico e originale.

«Per le mie opere – racconta l’artista – mi ispiro alle antiche e tradizionali forme decorative per esprimerle in chiave moderna grazie a due grandi scelte: il ‘concept’ e lo stile. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto rendo insolite le mie decorazioni, imprecise da vicino ma perfette da lontano. Questa geometria infranta è una delle chiavi della mia espressione artistica e vuole significare che se tutto fosse perfetto e prevedibile non emozionerebbe». Alla base concettuale delle sue opere il sacro, reinterpretato da Ballarin sotto una diversa chiave interpretativa. «mi piace – spiega – definirmi composto ma trasgressivo, perché riesco con la mia tecnica a comporre quadri complessi, come tappeti o moschee, senza però infrangere il divieto di iconoclastia musulmana, con le sue geometrie racchiudenti decori».

Gli aspetti dell’arte e della vita di Ballarin si rafforzano nella mostra di Sarajevo concepita come progetto interculturale che, grazie al suo sviluppo, crea un ponte tra 3 culture diverse poiché l’artista è italiano e il curatore è turco, si sono riuniti in Bosnia ed Erzegovina. «La mostra – afferma Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina – oltre ad essere pienamente coerente con la diplomazia culturale dell’Italia nel Paese, rappresenterà un’occasione cruciale per molti cittadini bosniaco-erzegoviniani di scoprire l’opera di un artista la cui carriera è saldamente radicata nel Vicino Oriente oltre che in Europa Sono inoltre fiducioso che le “Magnifiche architetture” rappresenteranno un’occasione di scambio e collaborazione tra artisti italiani e bosniaco-erzegoviniani che durerà nel tempo». La mostra è ospitata dalla Madrasa Gazi Husrev-Begova, con il contributo dell’Ambasciata della Repubblica Italiana a Sarajevo.

“Magnifiche architetture” di Luigi Ballarin
Opening 28 aprile 2022, 17.00
Gazi Husrev-bey Madrasa / Gazi Husrev-bey Hanikah
Fino al 12 maggio 2022
Info [email protected]