A partire dal 9 Marzo fino al 1 Aprile 2022 è possibile visitare all’Accademia Tedesca a Roma – Villa Massimo la mostra di David Czupryn. La maggior parte delle opere nascono durante la sua permanenza a Roma proprio tra le mura di Villa Massimo e in dialogo con le opere di Katharina Beilstein esplorano le possibilità estetiche del design interdisciplinare.
I due artisti, inoltre, hanno creato un percorso attraverso le dualità dell’animo umano messe a confronto con Giano, il dio bifronte romano. Giano è infatti presente nelle figure ibride di Czupryn, immerse in un paesaggio fittizio, influenzate da materiali ed elementi simbolici noti a chiunque abbia mai camminato per le strade o i giardini di Roma. Giano è anche divinità protettrice della dualità, dell’interazione e delle transazioni ed è qui che le figure di Czupryn si incrociano con gli oggetti scultorei della Beilstein.
L’invito degli artisti è quello di scorgersi oltre all’immagine visiva e, in questo senso, consigliano di avventurarsi oltre i confini della prima impressione fino a scorgere nelle opere “i colori , i simboli e i riferimenti che ci portano a raffinati commenti sociali e politici riguardo il mondo che ci circonda”, come afferma il critico Christian Oxenius, che ha scritto il testo critico dell’esposizione.
Siamo davvero in grado di andare oltre e guardare attraverso un quadro o un’opera? Accettare la bellezza per affrontare i pregiudizi e costruire narrazioni aperte che ci diano la possibilità di muoverci (o meno) oltre la soglia delle nostre accoglienti dimore, questo è l’invito che si vuole suscitare con questa mostra.
Katherina Beilstein con i suoi oggetti al confine tra artigianato e arte, tra gioielli e sculture, permette inoltre di far emergere ulteriori considerazioni sia sulla dualità e ambivalenza della natura delle cose permettendo di approfondire ed esplorare nuove realtà all’interno della riflessione su questi temi.