I collezionisti russi nella lista nera dell’Unione Europea, beni congelati e sanzioni per gli oligarchi pro-Putin amanti dell’arte 

La risposta dell’occidente all’invasione russa dell’Ucraina si è dimostrata compatta, le potenze d’Europa e America si sono mosse per imporre importanti sanzioni al sistema economico della potenza guidata da Vladimir Putin. Il congelamento dei beni russi presenti nelle banche dell’UE, degli Stati Uniti, d’Inghilterra, del Canada e del Giappone hanno colpito molti oligarchi che si sono dimostrati a favore dell’attacco sferrato alla popolazione ucraina e non sono pochi i nomi di coloro che tra questi possiedono importati collezioni d’arte. 

L’unione Europea ha inoltre disposto una serie di sanzioni speciali ad personam nei confronti di un ristretto gruppo di fedelissimi al presidente russo, considerati in particolar modo favoriti o esposti alla lente dei media e delle istituzioni per le loro stravaganze da super ricchi. I loro nomi sono stati inseriti in una “black list” (NdR, il documento è consultabile ai piedi dell’articolo) diffusa dalla gazzetta ufficiale dei 27 paesi dell’Unione ma non è necessariamente detto che questa non venga ampliata nelle prossime ore.

Vladimir Putin

Lo stesso Vladimir Putin possiede un importante patrimonio che in questo momento è stato reso inservibile. La sua collezione d’arte personale ha ricevuto un incremento nel 2015 grazie  alla donazione di Nina Moleva di più di 1.000 opere, per un valore riferito tra 400 milioni e 2 miliardi di dollari. La collezione si diceva all’epoca includesse dipinti di Velazquez, Rubens e Michelangelo, anche se questo non è mai stato verificato e non è chiaro dove queste opere siano attualmente conservate.

Vicino al presidente Putin è Boris Rotemberg, proprietario di  SMP Group, una tra le maggiori società di costruzione di gasdotti in Russia. L’oligarca è già stato soggetto a restrizioni nel 2014 dopo essere stato inserito in un rapporto panama papers che non ha però ostacolato il suo giro d’affari e non ha frenato la sua brama di collezionare capolavori.

Boris Rotemberg

Anche Alfa Bank è stata presa di mira dall’UE e dagli USA. Pyotr Aven è uno dei nomi al vertice della banca ma è oltre a questo anche uno dei collezionisti più importanti d’arte russa, la cui raccolta comprende dipinti di Igor Larionov, Natalia Goncharova e Wassily Kandinsky. Buona parte della sua collezione si trova a Mosca e nel Regno Unito, dove il giardino della sua casa nel Surrey è popolato da sculture di Lynn Chadwick, Henry Moore e Louise Bourgeois.

Un ulteriore nome che è stato inserito all’interno della famigerata lista nera è quello di Alisher Usmanov, accusato di avere contatti particolarmente stretti con il Cremlino e quindi di essere una delle figure più vicine a Putin, per il quale nel 2008 ha acquistato l’intera collezione del defunto musicista Mstislav Rostropovich durante un’asta tenuta da Sotheby’s, per il prezzo 25 milioni di Sterline, in seguito ceduta ai palazzi privati del presidente russo. 

Alisher Usmanov

Sono molti gli oligarchi colpiti da queste sanzioni che però sembrano non essere stati fortemente toccati da questa iniziativa. Questo resta comunque un gesto simbolico che definisce chiaramente la posizione dell’Europa unita e dell’intero occidente nei confronti degli accadimenti delle ultime settimane.