Torna Miart, la fiera d’arte contemporanea milanese presenta le gallerie dell’edizione 2022

Milano

A primavera il capoluogo lombardo ospita la nuova edizione della fiera d’arte contemporanea Miart che si prepara alla sua seconda esposizione in epoca post-pandemica. L’edizione del 2021 è stata l’apripista del calendario delle fiere dopo la chiusura dovuta al covid-19 e questo ha fortemente penalizzato il consueto appuntamento annuale di Milano con collezionisti e appassionati del settore.

Una nuova ripartenza

La sfida di quest’anno si presenta non meno ardua. In un aprile denso di importanti appuntamenti per il mondo dell’arte, Miart sarà la prima fiera di settore del 2022 organizzata in Italia e tra le prime in Europa: l’avvio simbolico di una nuova fase, il primo movimento, titolo della nuova edizione dell’iniziativa, di una nuova possibile sinfonia. 

Nella seconda edizione diretta da Nicola Ricciardi, Miart rafforza la sua portata internazionale e rimette al centro il legame con la città, di nuovo protagonista dentro e fuori il quartiere fieristico. A soli sette mesi di distanza dall’edizione 2021, eccezionalmente organizzata nel mese di settembre, con 150 gallerie operanti da 21 Paesi Miartsarà cronologicamente la prima fiera d’arte del 2022 in Italia e tra le prime in Europa: un appuntamento imprescindibile per il pubblico e i collezionisti italiani e internazionali alla ricerca dei grandi capolavori del primo Novecento come delle creazioni delle ultime generazioni di artisti e del design d’autore. 

Numerose le partecipazioni alla fiera che può contare su gallerie di alto spessore come Lia Rumma (Milano, Napoli), Kaufmann Repetto (Milano, New York), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Mazzoleni (Londra, Torino) e tante altri che sono ormai familiari per i frequentatori della fiera. Sul sito ufficiale della fiera, Miart mette a disposizione l’intera lista di partecipanti.

Miart
© Miart

Le sezioni di Miart 2022

Miart presenterà al pubblico una proposta in grado di definire ad ampio spettro le principali novità del settore artistico e del design coinvolgendo nomi di ormai consolidato spessore e, allo stesso tempo, realtà che ancora stanno percorrendo il loro sentiero verso la maturità. Miart si divide quest’anno in tre macro sezioni: Established, la sezione principale di Miart che ospita, per la prima volta insieme, gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità e quelle dedite all’arte del XX secolo non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore, proponendo così una selezione che spazia dai maestri del Novecento alle produzioni più recenti; Decades, a cura di Alberto Salvadori, esplora la storia del secolo scorso attraverso progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila; mentre Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini, è la sezione dedicata alle giovani gallerie la cui programmazione è incentrata sulle ultime generazioni.

Verso una nuova fase

L’obiettivo della 26° edizione è dare il via a una nuova fase, al primo movimento di una nuova possibile sinfonia.

Primo movimento rappresenta il desiderio di accelerare di un settore che oggi, dopo una positiva stagione autunnale di fiere internazionali, si sente pronto ad allungare il passo e a fare un salto in avanti. È proprio questo termine a definire una serie di iniziative e collaborazioni con realtà e istituzioni appartenenti al mondo della musica, della danza, della performance, volte a far sì che Miart sia innanzitutto uno stimolo collettivo alla ricerca della perfetta esecuzione di una sinfonia possibile solo attraverso la collaborazione e la coesione.

Info: https://www.miart.it/

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