Piero Raspi al Casino dei Principi di Villa Torlonia: a Roma la prima antologica sul pittore spoletino maestro dell’informale italiano

I Musei di Villa Torlonia presentano al pubblico un’esposizione in grado di svelare le vicende riguardanti l’eredità storica meno conosciuta del nostro 900: dopo l’approfondimento dedicato alla pittrice della scuola romana Katy Castellucci, il Casino dei principi inaugura una nuova esposizione su un altro dei protagonisti meno noti del ‘XX secolo italiano, Piero Raspi. Protagonista dell’informale italiano a cui hanno riservato la loro attenzione alcuni dei maggiori critici d’arte del secolo scorso, Pietro Raspi ha saputo conquistare l’attenzione del panorama internazionale per oltre mezzo secolo con la sua attività pittorica. 

Pietro Raspi e l’informale in Italia 

Nella cultura artistica italiana del secondo dopoguerra, le poetiche del segno, del gesto e della materia rappresentano per molti un’alternativa all’ingombrante questione che vedeva scontrarsi, intorno alla fine degli anni 40, i sostenitori del realismo contro coloro che riconoscevano come unica via verso il futuro l’arte astratta.

L’arte informale quindi viene individuata come la terza via nella quale riuscire ad avere una maggiore libertà espressiva. Il primo a decifrare quali siano le potenzialità di questa nuova tendenza, capace di far affacciare l’ambiente artistico italiano su un piano europeo e internazionale, è Giuseppe Capogrossi. Questo abbandona il figurativismo per intraprendere una ricerca basata sulla ripetizione di elementari segni bidimensionali a forma di tridenti, ripetuti all’infinito in diverse varianti morfologiche. 

Pietro Raspi si inserisce nella cerchia di pittori informali italiani dalla metà degli anni ’50: l’esposizione al casino dei Principi di Villa Torlonia dedica a questa fase della carriera dell’artista la prima parte del percorso espositivo. La figura di riferimento per Raspi durante la sua conversione verso la poetica informale è tra tutti Alberto Burri, con il quale l’artista condivide le origini umbre. L’evolversi dello stile di Piero Raspi lo conduce fino alla sperimentazione con la polvere di zinco impastata con olio di lino e altri elementi esterni con cui produce le sue opere su tela, spesso segnate da bruciature.

Maurizio Calvesi è tra i più importanti critici che ne analizzano l’indagine creativa e si riferisce a lui mettendo in evidenza le sue differenze con Alberto Burri: «Raspi è umbro, come Burri, e come lui ha un forte sentimento materico. Ma, mentre Burri è un mistico della materia, Raspi è fortemente terragno. Non è un medico come Burri, che scopre la pittura quasi occasionalmente, riversandovi poi le proprie suggestioni mediche e religiose. Raspi proviene da studi di architettura e sceglie subito di far pittura come si fanno gli intonaci nella loro fase elaborativa»

Gli Stati Uniti e la maturità artistica 

Durante gli anni ’60 la carriera di Piero Raspi gode di particolare vivacità che lo porta anche ad abbandonare l’Italia e trasferirsi negli Stati Uniti, sperimentando nuove tecniche e venendo a contatto con la nuova corrente della Pop art. Questa fase si concluderà solo alla fine degli anni ’70, durante i quali l’artista torna sull’astrazione pittorica, precedentemente abbandonata. La  nuova serie di lavori risalenti a questo periodo si distanziano dalla potenza materica dei decenni precedenti, si presentano con un carattere delicato, contraddistinti da un’astrazione lirica sottilissima.

Alla fase più recente della biografia dell’artista appartiene il suo intervento spoletino nell’Albornoz Palace Hotel, risalente al 2001. Nell’esposizione romana il percorso espositivo si esaurisce proprio con la presentazione di cinque opere di piccolo formato firmate dall’artista che documentano con bozzetti e progetti, la grande scultura parietale in acciaio allestita in maniera permanente nell’hotel umbro. 

Info: http://www.museivillatorlonia.it/it/mostra-evento/piero-raspi-dalla-luce-al-colore-dipinti-1955-2005-0

Piero Raspi dalla luce al colore. Dipinti 1955-2005

Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi

29/10/2021 – 06/02/2022