Il cielo in una stanza: l’arte e la poetica di Ettore Spalletti in mostra alla Galleria Nazionale di Roma

Roma

Un nome evocativo quello selezionato per la nuova esposizione di Ettore Spalletti nel tempio dell’arte moderna e contemporanea della Capitale. Una selezione delle sue opere di maggior prestigio sono state raccolte per l’occasione per permettere al pubblico di riavvicinare o riscoprire il lavoro dell’artista che è venuto a mancare nel 2019.

La Galleria Nazionale presenta il 25 ottobre (fino al 27 febbraio) il lavoro di un artista che è stato in grado di vestire le proprie opere con un abito di emotività, contraddistinto da una poetica fatta di delicatezza e armonia. La volontà di Spalletti in ogni sua produzione è quella di suscitare nell’osservatore una reazione emotiva, non lacerante e traumatizzante, ma in grado di accompagnare la mente in una dimensione esistenziale di raccoglimento. 

La mostra Il cielo in una stanza si pone l’obiettivo di rievocare il ponte immaginario che l’artista costituisce tra l’opera e il mondo circostante. Questa visione dell’arte è il leitmotiv che accompagna tutta la carriera e la ricerca dell’artista abbruzzese, originario di Cappelle del Tavo (PE); Spalletti agisce sulla materia non considerandola un elemento indipendente rispetto all’universo circostante ma la introduce in una dimensione in cui questa deve necessariamente relazionarsi con gli elementi che la contornano. 

Ettore Spalletti

La centralità del colore

L’attenzione di Spalletti per le cromie della sua tavolozza è un elemento di imprescindibile centralità nella sua espressione artistica. Ogni pigmento ha il suo valore e il suo significato come in un codice emotivo: L’azzurro rimanda all’atmosfera terrestre; il rosa richiama l’incarnato e il bianco la struttura primaria, dalla quale ogni sviluppo dell’opera d’arte stessa comincia. 
Il tono del colore diventa elemento narrante del significato che l’opera stessa incarna: il racconto non avviene attraverso la figurazione, la superficie monocromatica è in grado di instillare la sensazione ricercata ed evocare una precisa atmosfera. 

La sospensione è un carattere ricorrente nelle opere di Ettore Spalletti: una sospensione atemporale che proietta lo spettatore in un idillio, un luogo sicuro, appartato, lontano dal caos, in cui l’ordine veglia su ogni cosa. Strato dopo strato il colore viene steso sulla superficie che non accenna nessun elemento di disomogeneità; la Luce è la protagonista dello spettacolo di cui Spalletti crea la scenografia, è lei a danzare e irradiare di vita il tenue respiro dell’arte. Per raggiungere questo risultato è quindi fondamentale la correlazione tra opera e ambiente e proprio a tal proposito Spalletti dichiara nel marzo 2010 «L’arte contemporanea si assume la responsabilità dello spazio e si differenzia da quella antica, in cui esso viene delimitato dalla cornice»

Il rapporto con la tradizione 

Ettore Spalletti avvia la sua formazione al Liceo Artistico Misticoni, non distante dal suo paese natale, e segue le lezioni di Elio di Blasio, figura centrale della scena artistica abruzzese del secondo dopoguerra. Il giovane si avvicina alla pittura e alla scultura antica, ne studia l’anima e la funzione e in particolare predilige le ricerche di grandi maestri dell’arte moderna come Raffaello e Vermeer. Anche il fermento contemporaneo dell’epoca però catalizza la sua attenzione e approfondisce le prima superficiali influenze di Giorgio Morandi e Pino Pascali che, già prima di lui,  hanno cominciato a esplorare una dimensione atemporale dell’arte, approfondendo le potenzialità del colore sulla materia. 

Durante lo sviluppo di un linguaggio e di una poetica personale non riesce a rimanere indenne rispetto all’eredità di Constantine Brancusi e dalla ricercata levigatura dei suoi manufatti. Quello stesso carattere minimale, infatti, sarà cifra stilistica di ogni opera di Ettore Spalletti. Risulta fallace l’equivalenza tra l’essenziale e il semplice in quanto è propio dalla mancanza di ornamenti eccessivi che nasce la riflessività e la spiritualità di un linguaggio vibrante, capace di plasmare un’esperienza immersiva e spirituale.

Info: https://lagallerianazionale.com/