A Fondamenta gallery la mostra della residenza d’artista Liquitex, con Eva Chiara Trevisan e Damiano Colombi

Roma

Sabato 16 ottobre a Fondamenta gallery (via A. Fraccaroli angolo via G. Stefani) dalle ore 18 inaugura la mostra della residenza d’artista Liquitex Just Imagine, con Eva Chiara Trevisan e Damiano Colombi. I due giovani e talentuosi artisti, infatti, sono stati i due selezionati per partecipare a questa iniziativa di due settimane a Roma, organizzata da Liquitex, il noto brand produttore di colori acrilici, in collaborazione con Inside Art e KHLab. Un progetto nato per portare avanti la sperimentazione sull’acrilico e sulle sue straordinarie potenzialità.

La call di quest’anno era rivolta ai pittori under 40 e invitava i partecipanti a sperimentare l’acrilico, rivelandone le massime potenzialità espressive. La giuria, composta da Kim Stylides (Liquitex Brand Director), Maria Cristina Galli (vice direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Brera), Guido Talarico (editore di Inside Art), Ivan Quaroni (critico e curatore) e Fabrizio Pizzuto (critico e curatore), ha selezionato, tra oltre 100 partecipanti, i progetti di questi artisti. A loro sono stati messi a disposizione, per due settimane, l’alloggio, lo spazio per lavorare e una fornitura di pregiati colori acrilici ed ausiliari per artisti Liquitex Professional.  

Eva Chiara Trevisan

Nata a Treviso nel 1990, è diplomata in Pittura e in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Tra il 2018 e il 2019 ha preso parte a due residenze, rispettivamente alla Fondazione Bevilacqua la Masa e a Dolomiti Contemporanee. Da pittrice molto attenta alla sperimentazione, da tempo lavora sul colore intendendolo come una materia, sempre alla ricerca di nuove prospettive pittoriche. È affascinata dai processi di trasmutazione delle cose, un procedimento che cerca di indurre anche con la sua tecnica nei soggetti delle sue opere. Nel suo progetto per la residenza Just Imagine, ha cercato di proseguire un tentativo artistico che la stimola da tempo: togliere il supporto alla pittura, sottrarre il telaio, la tela, la carta. Qualsiasi cosa su cui possa adagiarsi e da cui non staccarsi più:  «Partendo da questo stesso principio, voglio donare indipendenza al colore come materia e farlo vivere di tutte le sue potenzialità, facendo sì che i materiali pittorici diventino essi stessi supporto dell’opera. Ho realizzato un lavoro 140×100 cm circa e una serie di piccoli lavori 20×30 circa. L’unico protagonista è il colore, che, non avendo nessun altro supporto su cui appoggiarsi se non se stesso, si manifesta come materia nella sua totale essenza».

Foto Filippo de Majo

Damiano Colombi

Nato a Bressanone (BZ) nel 1994, Damiano Colombi è diplomato in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, indirizzo in Pittura, all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua ricerca è volta alla spazialità, inizialmente esplorata nel paesaggio e successivamente nelle rappresentazioni di interni, abitata da radi elementi figurali. L’interesse per l’astrazione, la sintesi delle forme e la sperimentazione tecnica si è delineato negli ultimi quattro anni. L’attenzione principale si focalizza ora sulle potenzialità espressive dei materiali utilizzati. Del suo rapporto con la pittura dice: «L’atto pittorico corrisponde alla “registrazione” di un’esecuzione di interventi, parzialmente imprevedibili, improvvisati, suggeriti dallo sviluppo stesso dell’immagine. Rimane come traccia concreta di una serie di azioni e momenti di confronto fra l’artista e la complessità della materia pittorica». Per la residenza Just Imagine ha voluto consolidare una ricerca improntata sulla sperimentazione tecnica dell’acrilico su tele di grande formato. I lavori sono stilisticamente in linea con la ricerca del suo ultimo anno di lavoro. «Rispetto agli studi su carta che ho realizzato come spunti e ipotesi compositive, le opere su tela seguono un percorso inedito, mutevole, quasi improvvisato che asseconda i suggerimenti che l’immagine stessa fornisce. In questo modo assumo parzialmente il ruolo di esecutore, poiché seguo ed attuo le indicazioni offerte dai materiali e dal colore, dando così forma ad uno scambio il cui esito è un’ulteriore scoperta e suggestione per l’approfondimento della ricerca».

Foto Filippo de Majo

La mostra è a cura dello spazio/laboratorio Kaspar Hauser, ideato e diretto da Fabrizio Pizzuto e Guido D’Angelo.  

Opening sabato 16 ottobre alle ore 18. Fondamenta gallery, via Arnaldo Fraccaroli angolo con via G. Stefani, Roma.
Fermata metro di riferimento: Monti Tiburtini.


Info: https://www.liquitex.com/us/https://www.khlab.it/