Fou Resta è la tredicesima mostra personale organizzata da Apocryphal Gallery. I lavori dell’artista Federico Aprile, eseguiti quest’autunno 2020, saranno visibili fino al 16 novembre 2020 solo su Instagram nel profilo: @apocryphalgallery della galleria. Solitamente gli artisti per realizzare una mostra si confrontano con lo spazio e per familiarizzare con esso, entrano, camminano, gli girano intorno, si rapportano, spostano lo sguardo, alzano e abbassano gli occhi, cercano un suggerimento e attendono con pazienza che lo stesso luogo gli doni la giusta ispirazione dei formati e dei contenuti. Ecco allora che l’artista è convocato a misurarsi in una dimensione diversa, mettersi in gioco in uno spazio fuori dal comune, ”falso”, ad interrogarsi e ri-progettarsi in una galleria inusuale, fuori da ogni canone di spazio espositivo. L’artista, certamente, e ne sono consapevole, deve decisamente cambiare il ragionamento e pensare al piccolo formato in una nuova dimensione. Invito dunque ad una nuova scommessa, e chi sa se forse porterà a nuovi stimoli e a risultati inaspettati.
Elettra Galeotti ci introduce nella ricerca e nella poetica di Federico Aprile, così scrive: ”Fou resta è una foresta di impressioni, di memorie, di ciò che è passato e di qualcosa che rimane ma continua a mutare. È un’azione folle – fou in francese – e violenta, attraverso la quale si manifesta la natura in forme e colori verosimili, scatenata e impressa nella mente, come ricordo che si concretizza nell’immagine di un crimine. La dualità gioca qui un ruolo fondamentale: la rappresentazione in bianco e nero è la memoria, il colore è la sua manifestazione in movimento. Da una parte vediamo il negativo, la scena del crimine, che si fa astratta e lontana, non più violenta. Dall’altra parte la spinta vitale in itinere, l’onda che si infrange, i lampi che danzano, le foglie che tremano”.
L’ARTISTA
Federico Aprile. 1989, Reggio Emilia. Nasce a Suzzara. Nel 2015 consegue la specialistica in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 2018 lavora come assistente alla Cattedra di Pittura del prof. Rinaldo Novali all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2015 è vincitore di Codice Italia Academy concorso promosso da Vincenzo Trione alla Biennale di Venezia 2015 e nel 2016 è finalista nella sezione Pittura al Premio Laguna 2016. Durante il 2016 vive a Londra, esperienza che gli permette di entrare in contatto con importanti scene artistiche tra cui gli studi di Arebyte, in cui produce buona parte delle opere presentate nella mostra personale A first for all nella Galleria Ramo di Como nel 2018.