Sileno Cheloni, noto maître parfumeur italiano, presenta un’installazione che vuole riattivare l’olfatto, in una ricerca arcaica interiore, nei profumi e odori che hanno rimandi alla nostra spiritualità, al nostro io interno.
Nicola Bertellotti, fotografo di luoghi in cui il tempo si è fermato, prosegue il viaggio nel ricordo attraverso gli scenari di in cui solo la natura ha avuto il coraggio di intromettersi, creando un’estetica della rovina (tipico archetipo della psicanalisi).
Nico Mingozzi, artista dell’objet trouvé, tramite la sua tecnica di rimodulazione e rigenerazione di foto storiche, racconta, invece, una storia passata: fotografie ritrovate, oggetti d’epoca originali che l’artista va ad alterare come se entrasse in connessione temporale con il personaggio della foto, creando l’estetica di un fantasma, di uno spirito, di una presenza.
Fabrizio Segaricci, invece, articola una narrazione per brevi ed epigrammatiche analogie al fine di restituire con forza, ma anche con poesia, contraddizioni storiche, sociali e personali, legate anche al territorio, raccontando storie di quella che è una cultura, di quello che erano un borgo, di quello che era un popolo che abita un luogo.
Paolo Assenza, pittore di tradizione, sceglie la tecnica del colore velato e stratificato per trasformarlo in un filtro temporale, fotografia di un sogno sfuggente, ultima immagine prima del risveglio.
Matteo Sanna, utilizza l’archetipo del vaso, il vaso come cultura, come contenitore dell’esperienza della vita, come ventre, come cranio, come stratificazione della memoria, ove al suo interno tempo, coscienza ed emozioni vengono riposte e conservate.
Fabrikode, designer avantgarde retro, riporta questi concetti nei suoi abiti, caratterizzati da un’allure nostalgica, dal rapporto di chi eravamo, dalla memoria del vestire che diventa memoria dell’essere.
Infine, Alioscia Bisceglia (Casino Royale), da sempre artista e ricercatore del suono, creerà per la mostra una sonorizzazione ambientale, come un catalizzatore di emozioni e flussi di ricordo. Un viaggio nella memoria per ricordare e non scordare.
Info: Contemporary Cluster, Via dei Barbieri, 7, 00186, Roma