Il tesoro del cigno nero

Roma

Scenario di respiro internazionale, conflitti legali, ambientazione navale, manovre di intelligence. Sono gli elementi portanti del fumetto thriller Il tesoro del cigno nero (Tunué, cartonato, 224 pagine a colori, 19.90 euro) realizzato da Paco Roca, indiscusso maestro della nona arte (già autore dei bestseller Rughe e La casa, entrambi pubblicati in Italia dalla casa editrice di Latina) basato sul soggetto scritto dal diplomatico Guillermo Corral van Damme – sono entrambi spagnoli – che fu coinvolto in prima persona nel noto processo sul recupero dell’importante carico della fregata spagnola (all’epoca dei fatti ricopriva l’incarico di direttore generale del ministero della Cultura). La traduzione italiana del graphic novel è curata da Diego Fiocco. Una storia realmente accaduta, dunque, che risale al maggio 2007, quando la più importante compagnia di cercatori di tesori del globo riesce a catturare l’attenzione pubblica comunicando di aver scoperto, nelle acque dell’Atlantico, il più ingente tesoro sottomarino di sempre (”sì, alla fine ce l’abbiamo fatta. Sembrava impossibile”). Soffermandosi alle limitate informazioni rese note dalla società, il rinvenimento rimanda a una nave avvolta nel mistero, il Cigno nero. Ciò nonostante, emergono (è proprio il caso di dirlo) una serie di indizi che portano a pensare si tratti, in concreto, di un vascello spagnolo. Inizia così a delinearsi una suggestiva trama politica e giuridica – binomio che rimanda all’opera di Tom Clancy, scrittore, sceneggiatore e autore di videogame statunitense, conosciuto in particolar modo per i suoi romanzi di spionaggio, ma anche a quella di Robert Ludlum, solo per fare un altro grande nome – che coinvolge il lettore, perlomeno quello più appassionato di racconti legati ad intrighi internazionali. ”Da qualche parte, presso lo stretto di Gibilterra, 2007: devi venire a vedere, abbiamo trovato qualcosa”. Ma che cos’è, realmente, il Cigno nero? Mai come in questo caso la risposta arriva dai numeri: un vascello, il più grande tesoro sottomarino mai rinvenuto, 17 tonnellate, 549.000 monete d’oro e d’argento. Da parte sua, Paco Roca – il romanzo a fumetti Rughe, che gli è valso il premio Gran Guinigi a Lucca comics and games, dal quale è stato tratto un corto animato candidato al premio Oscar, rappresenta il suo più rilevante successo di pubblico e addetti ai lavori – sviluppa la narrazione (tanto semplice quanto efficace, piaccia o meno lo stile) partendo dalla lotta del giovane protagonista e diplomatico nel rivelare le vere origini del vascello e riportare il tesoro in terra iberica, lontano dalle grinfie dei trafficanti di tesori, i cosiddetti ”predatori”. Vicenda ricca di suspense, dove non mancano i colpi di scena e niente è come sembra (a discapito dell’azione pura, ovviamente, ma non è un tipo di racconto che la prevede), Il tesoro del cigno nero – di cui è in lavorazione la serie televisiva ispirata al libro per la regia del pluripremiato cineasta cileno naturalizzato spagnolo, Alejandro Amenábar – potrebbe piacere anche a chi è digiuno di fumetti e magari apprezza le storie intrise di giochi politici (mai limpidi), diplomazia e spionaggio, muovendosi tra ponti di comando e aule di tribunale, grigi uffici ministeriali e più romantici porti.

Info: www.tunue.com

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