Solidarity 2020 è il nome della campagna di beneficenza che è stata ideata da grandi artisti contemporanei. I ricavati delle opere vendute, infatti, andranno a supporto del settore artistico, in particolare delle istituzioni gravemente danneggiate dal punto di vista economico a causa dell’emergenza sanitaria. Il progetto è stato sviluppato da Between Bridges, fondazione creata nel 2017 da Tillmans, che ha come obbiettivo quello di promuovere la democrazia, il dialogo tra gli individui, la comprensione internazionale, l’arte e anche i diritti LGTB.
Para Site, spazio artistico di Honk Hong, ha aderito negli ultimi giorni alla grande iniziativa. Attualmente sono in vendita opere stampate su carta di oltre 50 artisti, tra cui Wolfgang Tillmans, Thomas Struth e Thao Nhuven Phan. Il ricavato andrà all’Hong Kong Collective Independent Art Spaces Fundraiser, il collettivo di spazi artistici indipendenti di Hong Kong, che supporterà 17 luoghi culturali, i progetti comuni e gli spazi indipendenti. Le opere si possono acquistare (attenzione, l’edizione è limitata) in Europa, Regno Unito e Stati Uniti per 50 euro.
Un’altra iniziativa di raccolta fondi è la mostra online di Unit London Drawn Together, che presenterà opere su carta di oltre 100 artisti come Nir Hod, Katherine Bradford e Chantal Joffe. La mostra sarà disponibile dal 4 al 12 giugno. Tutto il ricavato della galleria e oltre metà del ricavato dell’artista andranno ai due enti di beneficenza Medici senza frontiere e World Vision.
Infine, gli artisti David Shrigley, Linder, Eddie Peake e Yinka Shonibare hanno ideato creazioni a cavallo tra arte e prodotto, disegnando illustrazioni di mascherine per il viso che vengono vendute sulla pagina Crowfunder della Contemporary Art Society (CAS), che mira a garantire la ripresa dei musei del Regno Unito, in modo che siano in grado di rialzarsi nella fase post-emergenziale e possano fare nuove acquisizioni al momento della riapertura. Shrigley, in particolare, ha disegnato un motivo ondulato etichettato con la parola Emotions: il concetto che l’artista vuole veicolare tramite l’opera è l’impossibilità di scrutare e capire l’emozione dell’altro quando si è coperti dalla mascherina.