Warhol, la mostra virtuale

Londra

Il 12 marzo 2020 la Tate Modern aveva aperto le sue porte, per la prima volta negli ultimi trent’anni, a oltre 100 opere dell’icona internazionale della Pop-Art. La mostra Andy Warhol 1928-1987 ripercorreva, infatti, l’intera carriera artistica di Andy Warhol da una prospettiva personale e intima, riflettendo non unicamente sull’artista come icona internazionale della Pop-Art, ma soprattutto sull’ artista come uomo. Dopo la chiusura momentanea della mostra, a causa della diffusione del Covid-19, e in attesa della riapertura, la Tate ha deciso di non perdere l’occasione di proporre al pubblico la grande retrospettiva che propone tra le altre anche opere esposte per la prima volta nel Regno Unito, quali Sixty Last Suppers e la serie Ladies and Gentlemen.

Per farlo ha lanciato sul web un percorso virtuale interamente dedicato alla mostra disponibile dal 6 aprile sul sito e sul canale Youtube del museo. I curatori della rassegna Gregor Muir e Fiontán Moran raccontano agli spettatori la mostra, offrendo spiegazioni sul percorso espositivo che si articola in 12 stanze nelle quali viene ripercorsa la carriera dell’artista nato Pittsburg e trasferitosi poi a New York dove trovò molteplici possibilità per affermarsi come quello che tutti conosciamo. L’esposizione indaga la personalità di Warhol, in particolare osservando tre aspetti cruciali della sua vita: il trasferimento a New York, l’identità di genere e le questioni sull’orientamento sessuale, e la concezione di morte e religione, mettendo in luce come Andy Warhol tramite l’arte e i suoi esperimenti sui media abbia coltivato il suo personaggio pubblico in un’epoca segnata da cambiamenti sociali, politici e tecnologici, senza mai allontanarsi dalla sua personale visione della realtà.

Nell’esposizione oltre 100 opere coprono la sua straordinaria carriera e racchiudono desideri, paure, idee, vita, l’ossessione della bellezza e del corpo. La sessualità, in particolare, è trattata nei suggestivi disegni di ritratti e nudi maschili degli anni 50 abbinate al film Sleep, che documenta come Warhol abbia usato le sue intime relazioni personali per creare nuovi modi di guardare il mondo. Sleep mostra, infatti, 22 primi piani del poeta John Giorno, amante di Warhol, mentre dorme nudo, riuscendo a far emerge in un film quasi senza movimento una dimensione onirica, come se fosse un quadro astratto. I disegni erotici sono inoltre raccolti nel libro Andy Warhol: Early Drawings of Love, Sex and Desire, opera di M. Dayton Hermann, prossimamente in pubblicazione. Ovviamente non mancano le opere chiave del periodo pop, come Marilyn Diptych, Elvis I e II e Race Riot, esaminate in relazione alle questioni contemporanee e in riferimento alla cultura e alla politica americana. Una sala è interamente dedicata alla serie Ladies and Gentlemen, venticinque ritratti di drag queen e trans nere e latine, insieme ai lavori dell’ultimo periodo degli anni ’80 tra cui Sixty Last Suppers. L’opera, in cui si incontrano fede, morte e desiderio, si ispira all’Ultima cena di Leonardo da Vinci rappresentando la socialità tra gli uomini, e concentrandosi con particolarità sull’ elemento corale. Realizzata subito dopo la morte dell’ex partner per AIDS, in un momento in cui la vita privata degli uomini gay stava affrontando il bagliore dei media, l’opera simbolizza, nella sua ripetizione su larga scala, un ritratto commovente di perdita infinita, ricordando il columbarium, le tombe a muro dei cimiteri.

Il video messo a disposizione dalla Tate Modern è accompagnato da una serie di nuovi contenuti che consentono ai visitatori di approfondire vita e carriera artistica di Warhol: articoli, fogli di diario, riflessioni dell’artista in merito al rapporto con sua madre Julia Warhola e con il suo amico Bob Colacello. Alcuni video spiegano, inoltre, come la musica abbia influito sulla produzione artistica di Warhol, attraverso la testimonianza di conversazioni con artisti e dj. Non mancano infine materiali in cui è spiegato come ricreare i metodi di stampa che Warhol utilizzava per realizzare le iconiche opere d’arte.

 Info: https://www.tate.org.uk/whats-on/tate-modern/exhibition/andy-warhol/exhibition-guide

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