Appena finirà l’emergenza COVID-19 una visita a Firenze è d’obbligo. A fine 2019 dopo tre anni di lavoro è stato ultimato il restauro della porta sud del Battistero. A realizzare gli interventi di restauro è stato l’Opificio delle pietre dure, sostenuto economicamente dall’Opera di Santa Maria del Fiore. Gli interventi sono stati svolti da un’équipe di restauratori ed esperti scientifici e professionalità tecniche. La porta di metallo istoriata, realizzata da Andrea Pisano nel Trecento, aveva vari problemi. L’intera superficie era offuscata da spessi strati di prodotti di deposito che insieme alle alterazioni della lega metallica nascondevano le dorature presenti sul modellato delle formelle, dei profili e dei particolari decorativi. Inoltre in molti fondi delle formelle istoriate erano presenti alterazioni di colore verde tipiche dei prodotti di corrosione del rame. Da non scordare poi che l’alluvione del 1966 causò la rottura dell’anta destra della porta. Oggi l’originale doratura è ripristinata e tutte le scene sono ben leggibili. I rilievi istoriati narrano la vita del patrono cittadino Giovanni Battista, riproponendo in bronzo gli episodi della vita del santo rappresentati anche nei mosaici duecenteschi all’interno del battistero. La porta è nel Museo dell’Opera del duomo insieme alla Porta nord e la Porta del paradiso realizzate da Lorenzo Ghiberti nella prima metà del Quattrocento. Nella sala, lunga trenta metri e alta venti, il visitatore può cogliere somiglianze e differenze delle tre porte di diverse cronologie e maestranze, oggi tutte e tre restaurate dall’Opificio delle pietre dure.