A smART la personale di Mattia Pajè

Roma

Si conclude una nuova residenza d’artista alla Fondazione smART – Polo per l’arte e, come di consueto, si prepara l’opening della mostra per conoscere il nuovo ”pupillo” di questo laboratorio romano di talenti dell’arte contemporanea. Il protagonista si chiama Mattia Paje e presenta il progetto Un giorno tutto questo sarà tuo, a cura di Saverio Verini.  Negli ultimi cinque mesi l’artista ha svolto un periodo di residenza a smART

Durante questo periodo Pajè ha avuto modo di entrare in contatto con gli ambienti di smART, abitandoli letteralmente: la sua permanenza continuativa nello spazio espositivo lo ha portato a sviluppare una mostra fatta di opere inedite, a conferma dell’attitudine da parte dell’artista a concepire ogni progetto in stretta relazione ai contesti nei quali si trova ad agire. Un giorno tutto questo sarà tuo si concentra sul concetto di potenzialità e sulle situazioni che precedono qualsiasi punto di arrivo e obiettivo: Pajè ha realizzato una serie di interventi che riflettono su possibilità non ancora attuate e su una condizione di attesa.

Oggetti precari e insoluti si alternano ad altri di grandi dimensioni; materiali e soluzioni formali spesso agli antipodi danno origine a una mostra dalle molteplici letture. L’artista ricorre alla materia scultorea, lasciandola in uno stato di sospensione; alla pittura, contaminandola con l’immagine fotografica; cita le pseudoscienze con uno sguardo ironico; fa entrare nello spazio espositivo l’energia di specie animali ora vive, ora solamente rappresentate. Un giorno tutto questo sarà tuo risulta così una mostra brulicante di ”creature” eterogenee, che condividono uno stato di trepidazione, eccitazione, ma anche di fragilità e debolezza, a cui anche il titolo allude: un’espressione, entrata nell’immaginario collettivo, carica di aspettative e di una ”promessa di felicità” che non è dato sapere se sarà o meno mantenuta.

In questa condizione sospesa si possono leggere gli stimoli e le inquietudini che accompagnano il percorso di un artista, ma anche della generazione a cui Pajè appartiene, che oggi deve confrontarsi con la costruzione di un percorso lavorativo, con una certa instabilità nei sentimenti e nelle relazioni, coi tentennamenti legati all’affermazione di sé e della propria dimensione creativa.

Dal 28 novembre 2019 al 20 marzo 2020 (opening mercoledì 27 novembre ore 19)
Fondazione smART – polo per l’arte
Piazza Crati 6/7, Roma
Info: www.fondazionesmart.org