CascinaFarsettiArt 2019

Roma

In occasione della sua decima edizione la rassegna CascinafarsettiArt approda negli spazi Palazzo Velli Expo nel cuore di Trastevere nel weekend dall’8 al 10 novembre. Organizzato dal Centro Sperimentale di Fotografia Adams, l’appuntamento 2019 concentra il proprio focus attorno al limite del presente – l’argomento scelto come fil rouge che sembra essere argomento ormai sulla bocca di tutti, centro nevralgico di interrogativi che, oltre all’arte, riguardano svariati aspetti della contemporaneità.  

È possibile ancora parlare di limite in una realtà che avanza a passi rapidi verso il superamento dei confini – che siano essi fisici, ideologici, morali – esistenti in natura? Cosa rappresenta realmente un limite al presente di oggi? È forse l’impossibilità di rispondere al desiderio di volare che è appartenuto all’essere umano sin dalla sua creazione e che il fotografo Miro Švolík, padrino d’eccezione e ospite d’onore dell’edizione di quest’anno, sperimenta nella sue fotografie dalle tinte surrealiste? O nella serie Rinascite che Olmo Amato realizza a partire da fotogafie d’epoca sfuse provenienti dalla Library of Congress, che riprendono le invenzioni avveniristiche dei fratelli Wright e sono state montate fra loro con la tecnica del fotomontaggio? O forse nella contraddizione in termini degli abitanti dell’Horto Floresta di Rio de Janeiro, immortalati negli scatti di Eva Krampen Kosloki, discriminati pur essendo gli ultimi eredi di generazioni che hanno abitato quel luogo magico e sacro che cresce nel mezzo di piante e animali esotici? È nella ricerca di nuove vie, nella ricerca di quell’Altrove che sta in fondo a un lungo viale sul quale si può scivolare, come i protagonisti del collage di Daniela Di Lullo, fino ad arrivare lontani, oltre la linea che separa dall’ignoto, oltre a quella linea bianca che traccia il limite per Gian Marco Sanna. La vincitrice della call for entry indetta quest’anno, Carola Graziani, punta l’accento sul grande limite della quotidianità moderna, fatta di rapporti affrettati e solitudine. 

«[…]”Ora va meglio, è vero? / Non hai più paura? / Si?!”.
Ascoltate! / Se accendono le stelle, /vuol dire che qualcuno ne ha bisogno? Vuol dire che è indispensabile /che ogni sera / al di sopra dei tetti /risplenda almeno una stella?” (Vladimir Majakowskij, testo Ascoltate, collage e acrilico su tela, 2019 di Daniela Di Lullo ndr).

È nella speranza che ci sia ancora possibilità di superare il proprio io, di superare la realtà circostante, di andare al di là che vuol dire rendersi consapevoli e non avere paura, è capacità di consapevolezza che vuol dire ascolto.

Dall’8 al 10 novembre a Palazzo Velli, piazza di Sant’Egidio 10, Roma
Info: [email protected], +39 338 57 85 977

 

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