Venezia premia Capotondi

Venezia

Il film The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi è l’ultima, riuscitissima, sintesi del rapporto tra il mondo del cinema e quello delle arti figurative. Non a caso, al regista italiano è stato assegnato a Venezia il Premio Mimmo Rotella, giunto alla sua diciannovesima edizione, evento collaterale della Mostra Internazionale del Cinema. Mimmo Rotella (Catanzaro 1918-Milano 2006), tra i padri della pop art e inventore dei famosi décollages, ha sempre trovato fonte inesauribile di ispirazione nel cinema internazionale e nelle sue icone, da Marilyn Monroe a Elizabeth Taylor. Il film di Capotondi, un thriller di grande intensità emotiva, è stato scelto per chiudere la prestigiosa rassegna cinematografica veneziana. La storia ruota attorno al mondo dell’arte e a tre personaggi-chiave: il carismatico critico d’arte James Figueras, l’influente collezionista d’arte Cassidy e lo schivo artista Jerome Debney. Oltre a Capotondi (regista de La doppia ora e Suburra), il Premio – istituito in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella e il Mimmo Rotella institute – è stato assegnato anche ai due straordinari protagonisti del film, l’attore canadese Donald Sutherland (Debney) e il frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger (Cassidy). Sutherland non è nuovo a ruoli del genere. Aveva già interpretato quello di Billy Whislter ne La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, film sempre ispirato al mondo dell’arte. La premiazione si è svolta alla Peggy Guggenheim Collection, sul Canal Grande, in quella che fu l’abitazione della mitica collezionista americana. Oggi è uno dei più importanti musei di arte americana ed europea. A consegnare i premi, consistenti in opere originali del maestro calabrese, sono stati la presidente della Fondazione, Aghnessa Rotella, figlia dell’artista, e il direttore artistico della manifestazione, Gianvito Casadonte. Aghnessa Rotella ha detto di essere «orgogliosa e onorata di premiare The Burnt Orange Heresy per l’aderenza del film alla tematica del Premio, per la qualità e l’intelligenza creativa dimostrate da Capotondi nella sua attività, e volendo fortemente rendere omaggio a Sutherland quale uno degli interpreti più significativi dell’arte cinematografica mondiale e a Mick Jagger, una delle più grandi personalità della musica qui premiato in veste di attore».

«Il Premio Fondazione Mimmo Rotella taglia il traguardo delle diciannove edizioni: un orgoglio che racconta quanto sia indissolubile e necessario il rapporto tra Cinema e Arte» ha aggiunto il direttore artistico del premio, Gianvito Casadonte. L’attore canadese Sutherland ha invece ricordato l’aneddoto secondo il quale il regista Federico Fellini spedì un disegno a casa di Marcello Mastroianni raffigurante l’attore nudo al mare con tre sirene custodi della sua intimità. In quel disegno secondo Fellini stava tutta la sceneggiatura del film La dolce vita. A dimostrazione del fatto che il legame tra il cinema e l’arte è molto stretto. Lo stesso Rotella nel 1960 aveva dedicato al celebre film di Fellini uno dei suoi famosi décollage.

Nell’albo d’oro del premio figurano, tra gli altri, personalità come Julian Schnabel, Willem Dafoe, George Clooney, Michael Caine, Ai Weiwei, Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco, Terry Gilliam, Al Pacino, Johnny Depp, Alexander Sokurov, Berry Levinson, Joao Botelho, Julie Taymor, Takeshi Kitano, Abel Ferrara, Gianni Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini, Gian Alfonso Pacinotti e Olivier Assayas.

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