Vincent van love

‘Niente è come sembra, niente è come appare”, canta Franco Battiato. Refrain che sembra sposarsi alla perfezione con il profilo di Vincent van Gogh, ”una persona solare, che amava la vita e ciò che la circondava”. Già, perché come riporta ancora il testo di presentazione di un nuovo graphic novel che omaggia il genio del pittore olandese, ”la maggior parte delle persone pensa che Van Gogh sia stata una persona triste, pazza e malinconica. Leggendo le lettere al fratello Theo emerge invece tutto il contrario”. E il volume a fumetti Vincent van love (Becco giallo, 144 pagine a colori, 17 euro), testi e illustrazioni di Ernesto Anderle, punta la lente di ingrandimento proprio su questo aspetto. Non solo. Vincent van love è anche il nome di una pagina Facebook e Instagram, entrambe dal seguito importante, create dallo stesso Anderle, scultore, pittore e illustratore che quasi per gioco – appunto – ha dato il via al webcomics di Vincent van love. Tutto questo, adesso, è diventato un graphic novel. ”Un libro che è un abbraccio sincero, un inno alla forza delle emozioni, una rappresentazione potente della fragilità e della sensibilità umana”, riporta il comunicato della casa editrice di Padova. Ed ecco che il volume, attraverso le illustrazioni e le frasi estrapolate dalle lettere del pittore (alcune strappano un sorriso, come quando scrive al fratello Theo: “Ti ringrazio di cuore per quanto mi hai mandato. Non ho bisogno di dirti che, nonostante il tuo aiuto, sono ancora al verde”), pone in evidenza l’umanità di Vincent van Gogh, autore di circa novecento dipinti, oltre mille disegni, numerosi schizzi non conclusi (nato a Zundert nel 1953, prese il via a disegnare da bambino, a dispetto delle costanti pressioni del padre, pastore protestante che non smise mai di impartirgli precetti rigidi). Quello che colpisce, sfogliando le pagine di questo graphic novel, sono la delicatezza e la forza espressiva con le quali Anderle rende il giusto tributo agli scritti del geniale artista morto in Francia nel 1890. Ed oltre un secolo dopo eccoci ancora a parlare – e, soprattutto, a vivere emotivamente – alcuni passi intramontabili. ”Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare”, oppure ”il giorno in cui ti innamorerai ti accorgerai con stupore dell’esistenza di una forza che ti spinge ad agire e sarà la forza del cuore”. E ancora, ”se oggi non valgo nulla non varrò nulla nemmeno domani; ma se domani scoprono in me dei valori vuol dire che li posseggo anche oggi. Poiché il grano è grano anche se dapprima la gente lo prende per erba”. Nell’epoca dei social network, dove gli aforismi (anche di bassa lega) imperano sovrani, il rischio è quello di etichettare Vincent van love come un volume ”furbetto”, alla ricerca del consenso – e della condivisione – tanto facili quanto immediati. Certo, il circuito social aiuta. Ma il lavoro compiuto da Anderle è profondo (basti pensare alle sue illustrazioni, notevoli per quanto emergono evocative), ed è quasi un peccato sfogliare le pagine di questo libro (chiuso da una sezione extra) stesi sul divano invece che su un prato in Provenza, tra lavanda e girasoli. “Spesso le persone fanno arte, ma non se ne accorgono”, scrive ancora Van Gogh. E Anderle non potrà che essere d’accordo.

Info: www.beccogiallo.it

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