Corto Maltese, la mostra

Napoli

Vedi Napoli e poi muori. Ma anche visitare l’esclusiva mostra dedicata a Corto Maltese, accolta nella città che ha dato i natali a Eduardo Scarpetta, Totò e Pino Daniele – solo per citare alcuni grandi nomi – non è da meno. L’affascinante e misterioso marinaio nato dalla fantasia di Hugo Pratt, infatti, è sbarcato al Museo archeologico nazionale di Napoli, protagonista di una rassegna allestita nelle sale sotterranee adiacenti la sezione epigrafica. Curata da Comicon (Salone internazionale del fumetto e del gioco) con Patrizia Zanotti della Cong Sa, Corto Maltese, un viaggio straordinario raccoglie un centinaio di pezzi tra tavole, schizzi, fotografie ed ingrandimenti, presentandosi al pubblico – anche giovanissimo – come un intenso e suggestivo percorso nell’universo (sempre attuale, e questa è la grande forza) di un personaggio solitario, condottiero e marinaio. Ma anche imprevedibile e pungente.

«L’uomo di avventure, come Corto Maltese, è apolide e individualista, non ha il senso del collettivo, dell’impegno per l’impegno», affermava Hugo Pratt. Ed eccolo, il suo avventuriero (la cui prima apparizione risale al 1967, sulle pagine della rivista Sgt. Kirk) al centro di una mostra contraddistinta ”dalla contaminazione tra arti e linguaggi, tra antico e contemporaneo, con l’obiettivo di stabilire un’interazione e un dialogo tra l’archeologia e nuove forme artistiche, capaci di intercettare le passioni ed i gusti dei più giovani”, riporta il testo di presentazione. Patrocinata dal comune di Napoli e realizzata in collaborazione con Rizzoli Lizard, Corto Maltese, un viaggio straordinario non rappresenta, infatti, un ”mero” tributo alla straordinarietà di Pratt e del suo intrigante giramondo (”il mio nome è Corto, Corto Maltese. Sono nato a Malta, il 10 luglio del 1887, almeno così mi dicono”). Come spiega Paolo Giulierini, direttore del Mann: «Non è un caso che l’allestimento sia nelle sale che custodiscono reperti archeologici legati al mare. L’esposizione, la prima così completa che la città dedica a uno dei più grandi fumettisti mondiali e alla sua graphic novel dallo spessore letterario, fa parte di un percorso di eventi, tra il Mann e i Campi Flegrei, verso Thalassa: mare, mito, storia ed archeologia, una grande esposizione in preparazione dedicata all’archeologia subacquea del Mediterraneo». A fargli eco Patrizia Zanotti, managing director della Cong Sa, che ha iniziato a lavorare con Pratt giovanissima: «Da Venezia a Malta, da Hong Kong a Escondida, da Buenos Aires a Napoli, Pratt amava le città di mare perché sono naturalmente aperte all’arrivo di altre genti, altre navi, altre culture».

Alla mostra è abbinato un catalogo (Comicon edizioni, cartonato, 180 pagine a colori, 35 euro) che raccoglie una serie di approfondimenti di esperti della nona arte nonché dell’opera di Pratt, abili ad indagare il rapporto di Corto Maltese con il mare, le donne (forti, indipendenti, luminose) e i viaggi, analizzando i legami che il maestro ha avuto sia con gli artisti che lo hanno ispirato (da Milton Caniff a Will Gould, entrambi statunitensi) sia con il mondo del cinema. Focus, infine, sulla biografia dell’artista, con le sue incredibili avventure intorno al globo.

Info: Museo archeologico nazionale di Napoli – piazza Museo, 19
Fino al 9 settembre 2019 tutti i giorni (escluso martedì) 9:00 – 19:30.

 

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