Per gli artisti censurati dai social nasce un gruppo: The violators

New York

”Il tuo post è stato rimosso”, ”il tuo account è stato disabilitato”, sono i messaggi che sempre più spesso compaiono sulle bacheche dei social network non solo di giornali, come il nostro, ma anche, e forse soprattutto, su quelle gestite da artisti. Possiamo chiamarla censura e molti artisti non ci stanno. Fra questi c’è l’americano Gio Black Peter che stufo di ritrovarsi cancellato ha deciso di mettere su una gruppo degli esclusi come lui. Diciamo una specie di Salon des refuses contemporaneo, il progetto intitolato The Violators ha preso concretezza con un’esposizione che ha riunito una serie di artisti censurati dalle rigide regole dei social. Fra i nomi in mostra anche quello di Slava Mogutin, nota per aver pubblicato sull’Huffington Post una lettera aperta a Mark Zuckerberg dopo la censura di una sua foto su Instagram. Il fenomeno non è passato inosservato, soprattutto all’estero, tanto che Liberation ha deciso di dedicare al tema un lungo articolo che come una rassegna presenta alcuni degli artisti protagonisti del gruppo dei violatori.