Arte liberata: 69 opere d’arte confiscate diventano patrimonio collettivo

Milano

Al piano nobile di Palazzo Litta a Milano, dal 28 settembre al 18 novembre, la mostra Arte liberata – dal sequestro al museo. Storia di una collezione confiscata in Lombardia. Tra il 2014 e il 2016 un corpus di 69 opere d’arte è stato confiscato alla criminalità organizzata in Lombardia che, dopo la verifica di autenticità, diventa patrimonio collettivo. Le opere, di artisti italiani e stranieri, tornano alla collettività sotto forma di raccolta museale e comprendono tra le altre una rara scultura di Jean Arp, due di Arnaldo Pomodoro, una serie di opere su tela di Victor Vasarely, un empaquetage di Christo, una serigrafia di Andy Warhol, lavori di Giuseppe Penone e Pier Paolo Calzolari, Enrico Castellani e Ettore Spalletti, accumulazioni di Arman, un’opera di Gianni Colombo e una grande tela di Emilio Vedova.

La collezione, formata da opere che vanno dalla seconda metà del Novecento a oggi, con un predilezione per l’arte astratta, informale e per la neoavanguardia, ha una particolare valenza simbolica, ed è per questo che il nucleo verrà mantenuto indiviso a conclusione della mostra temporanea. In seguito verrà esposta alla GAMeC di Bergamo, in attesa della creazione di un Polo o Padiglione dell’Arte Liberata a Milano che possa diventare in maniera permanente un museo e centro studi dedicato al rapporto fra arte e criminalità, con particolare attenzione al significato del riutilizzo sociale dei beni culturali confiscati e della restituzione alla collettività di beni acquisiti illegalmente.

Info: www.lombardia.beniculturali.it