Marina Abramović a Palazzo Strozzi

Firenze

Dopo Ai Wei Wei e Bill Viola tra gli appuntamenti futuri di Palazzo Strozzi compare il nome di Marina Abramović. Una grande retrospettiva su una delle personalità più conosciute e controverse dell’arte contemporanea. Prima in Italia, seconda in Europa, seguendo quella al Moderna Museet di Stoccolma, la mostra prende il via il 21 settembre 2018 ricostruendo, attraverso oltre 100 opere, la carriera dell’artista originaria di Belgrado. Per l’occasione grazie al suo diretto contributo, tra le tante opere realizzate nell’arco temporale che dagli anni Settanta fino ai giorni nostri, è annunciata anche la riesecuzione dal vivo di alcune sue celebri performance. Si è autodefinita ”Grandmother of performance art” e da sempre il suo lavoro esplora le relazioni tra l’artista e il pubblico, ed il contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della mente. Questa mostra è sicuramente l’occasione per rivedere ed esplorare il suo percorso d’artista conosciuto e inedito. Come ha annunciato poco tempo fa il direttore della Fondazione, Arturo Galansino, il 2018 sarà ”un anno all’insegna del contemporaneo” e parlando della mostra ha raccontato che ”Anche Marina ha lavorato a Firenze e continua a essere molto legata all’Italia. Qui ha prodotto diversi video ed è stata protagonista di varie mostre, ma non aveva mai avuto una monografica completa. La nostra ripercorrerà la sua carriera dagli esordi alle grandi produzioni, mettendo al centro proprio il rapporto col nostro paese. Ci saranno sicuramente dei re-enactment, ma lei stessa verrà a Firenze e con ogni probabilità riserverà al pubblico qualche sorpresa». Allora attendiamo fiduciosi! www.palazzostrozzi.org