Apre il 9 giugno la terza personale di Aldo Runfola (Palermo 1950, vive e lavora a Berlino) alla Galleria Michela Rizzo, dopo la personale Eventi nel 2014 e Welcome-Goodbye nel 2004. Questa volta, a partire dal titolo Aldo Runfola, in mostra si potranno vedere i ritratti della serie AR che coinvolgono l’artista empaticamente e con le sue iniziali, con Arthur Rimbaud – per esempio – o con le simpatie letterarie nei confronti di Deleuze o Nietzsche, o gli amici Thomas Locher e Rudolf Stingel.
Un pensiero sui casuali punti di contatto, ideale e professionale, che si ritrovano anche nella scelta di iscrivere una serie di nomi di colleghi su un supporto fragile come il cartone: è giusto essere nella lista che Runfola stila? O sarebbe meglio non esserci? Che cosa hanno in comune Carla Accardi e Pawel Althamer? La roulette del caso continua con la serie delle Macchie o Gocce. Levando lo status di autorialità, l’artista innesca un processo produttivo al nero non finalizzato ad alcun risultato se non a saturare il campo d’azione della tela. Macchie come strabordanti identità, nell’epoca del riconoscibile e della ricerca spasmodica di un tono. Una mostra che è uno spietato, quanto sottile, atto di critica del contemporaneo. Info: www.galleriamichelarizzo.net