Henri Cartier Bresson

Ancona

È dall’otto marzo al 17 giugno la mostra dedicata a Henri Cartier Bresson ospitata nella Mole Vanvitelliana di Ancona. Curato da Denis Curti il percorso prevede 140 scatti di uno dei più famosi fotografi nel Novecento.  «Per parlare di Henri Cartier Bresson – afferma Curti – è bene tenere in vista la sua biografia. La sua esperienza in campo fotografico si fonde totalmente con la sua vita privata. Due episodi la dicono lunga sul personaggio: nel 1946 viene a sapere che il Moma di New York intende dedicargli una mostra postuma, credendolo morto in guerra e quando si mette in contatto con i curatori, per chiarire la situazione, con immensa ironia dedica oltre un anno alla preparazione dell’esposizione, inaugurata nel 1947. Sempre nello stesso anno fonda, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert la famosa agenzia Magnum Photos. Insomma, Cartier Bresson è un fotografo destinato a restare immortale, capace di riscrivere il vocabolario della fotografia moderna e di influenzare intere generazioni di fotografi a venire».

E del resto immortale è rimasta, oltre alla sua produzione artistica, anche una delle sue frasi ancora in grado di ispirare giovani leve della fotografia: ”Fotografare è riconoscere un fatto nello stesso attimo ed in una frazione di secondo e organizzare con rigore le forme percepite visivamente che esprimono questo fatto e lo significano. È mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo sguardo e il cuore”.

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