Fiere d’arte contemporanea, torna Arco Madrid

Segnatelo. Dal 21 al 25 febbraio torna a Ifema, spazio fieristico di Madrid, Arco, la fiera spagnola più acclamata nel mondo dell’arte. Quest’anno è la 37esima edizione e sono previste 211 gallerie per 29 paesi per un budget investito di circa 4,5 milioni di euro. ”Fin qui nessuna novità”, scrive il quotidiano El Paìs. I numeri, infatti, sono molto simili a quelli della passata edizione, mentre la vera novità la si riscontra in una partecipazione esplicitamente femminile e in un taglio tematico che ci proietta direttamente nel futuro. Ma andiamo per ordine. Se è vero che a dirigere la fiera c’è ancora un uomo, Carlos Urroz, in carica dal 2010, è anche vero che l’organizzazione del programma e la curatela delle sezioni è completamente in mano alle donne: dallo spazio Diálogos, organizzato da María de Corral, Catalina Lozano e Lorena Martínez de Corral, che confronterà lil lavoro di un artista consacrato con quello di un emergente fino alla sezione Opening, dedicato agli artisti più giovani, selezionati da Stefanie Hessler e l’italiana Ilaria Gianni.

Filo conduttore della rassegna non un focus su un paese o su una regione ma un tema, in questo caso Il Futuro, approfondito sulla base del claim: ”Il futuro non è quello che accade ma quello che noi facciamo”. Un futuro, quindi, inteso non in senso distopico ma sotto una luce particolarmente ottimista. La tematica sarà sviluppata, per esempio, attraverso un programma speciale di mostre ed eventi, curati da Chus Martínez, Rosa Lleó ed Elise Lammer, che vedrà la partecipazione di 20 gallerie e artisti di diverse generazioni e aree geografiche, da New York a Rio de Janeiro. Altro aspetto di innovazione per Arco 2018 è l’architettura dello spazio, disegnato da Andrés Jaque: il percorso fieristico non sarà alternato da stand individuali ma sarà più un modulo unico, più fluido e adattato alla tematica del futuro.

L’ottimismo non è solo nella scelta del tema. Ci sono anche aspettative alte sul piano economico. Urroz si è impegnato quest’anno a invitare oltre 300 collezionisti internazionali e 200 professionisti ma anche a invitare il pubblico all’acquisto con pezzi più accessibili che non superino i 5mila euro. Queste opere saranno accompagnate dall’etichetta #mecomprounaobra (mi compro un’opera) proprio per invogliare gli acquirenti ad avvicinarsi alle gallerie e a investire in arte contemporanea. Sparse per la mostra, ci saranno inoltre opere monumentali, collocate nello spazio in modo da creare un effetto sorpresa nei visitatori. Tra queste, due opere sono firmate da Joana Vasconcelo e Jordi Colomer.

Dal 21 al 25 febbraio, Madrid. Info: www.ifema.es/arcomadrid_01

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