L’Austria festeggia i cento anni dalla scomparsa di Klimt

Vienna

Ancora prima delle avanguardie storiche, un movimento sconvolge l’Europa di fine Ottocento. Parte dall’Austria e passa alla storia come Secessionismo. L’artista più famoso di questa corrente che mette in discussione la rappresentazione di stampo naturalista è sicuramente Gustav Klimt. Del pittore quest’anno si celebrano i 100 anni dalla sua scomparsa avvenuta proprio nel 1918. Vienna si apparecchia per festeggiare al meglio la ricorrenza con una serie di mostre ed eventi dedicati a Klimt e ai suoi compagni rivoluzionari: Egon Schiele, Otto Wagner e Koloman Moser.

Già il Leopold museum di Vienna ospita fino al 10 giugno una collettiva che raccoglie il meglio della secessione viennese e degli esempi dell’Espressionismo che da lì a poco si affermerà in tutta la Germania. Da giugno fino a novembre, sempre al Leopold, viene presentata un’antologica tutta dedicata a Klimt con prestiti internazionali. Klimt non è la fine, nuovi fermenti nella Europa Centrale, è invece il titolo della mostra esposta a primavera nel Belvedere con circa 80 opere di Klimt, Schiele, Kokoschka, Moser ed Egger-Lienz. Non manca la realtà virtuale, questa volta applicata a un solo lavoro di Klimt, Attesa e appagamento, ospitata nel Mak e realizzata dall’artista e regista Frederick Baker. E poi ancora il Kunsthistorisches Museum parteciperà alle celebrazioni con la mostra Stairway to Klimt. Il ponte di Klimt + Nuda Veritas da marzo a settembre, con il ponte di Klimt allestito nel vano scale del museo: alto dodici metri, il ponteggio offre una vista diretta su un ciclo di tredici dipinti di Klimt, incastonati tra colonne e arcate. E per finire anche lo studio dell’artista diventa palco per una mostra che ricorda le opere dell’autoredistrutte, scomparse e rubate durante il nazismo. Info: www.klimt.com