L’incredibile storia di Riley, il cane ingaggiato dal museo di Boston per proteggere le opere

Boston

Quando si dice avere fiuto per le opere d’arte. In questo caso, nell’esperimento fatto al Museum of Fine Arts di Boston, Massachusetts, è vero a tutti gli effetti. Nicki Luongo, responsabile dei servizi di sicurezza del museo, ha proposto di ingaggiare Riley, un cucciolo di Weimaraner, quindi un bracco con un talento speciale per la caccia, per controllare che tarme e altri parassiti intacchino e danneggino seriamente legno e tele dei lavori esposti nel museo. Un’idea folle, a una prima analisi, ma che invece Luongo, anche addestratrice di cani poliziotto, sostiene possa essere del tutto positiva per avviare un’attività sperimentale di conservazione preventiva. Katie Getchell, vicedirettrice del museo, anziché tirarsi indietro dopo questa bizzarra proposta, ha deciso di dare l’ok, aspettare e assistere incuriosita ai possibili risultati che verranno analizzati nei prossimi mesi.  «È un progetto pilota – ha spiegato Getchell – un esperimento. Se Riley può annusare qualcosa prima che noi possiamo vederlo, può esserci utile per trovare e prevenire i danni agli oggetti d’arte. Non sappiamo se diventerà bravo o meno nel farlo. Ma mi sembra comunque un’ottima idea da provare». Intanto Riley è stato presentato al pubblico di fronte all’entusiasmo della stampa, anche se lavorerà “dietro le quinte” e negli orari di chiusura, in modo da non essere distratto e a sua volta da non rappresentare una distrazione per i visitatori. 

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