Una mostra quella presentata alla Fondazione Giuliani dal 12 ottobre che già dal titolo chiarisce gli intenti del percorso: Your ruins are my flags. L’artista romeno ma cittadino del mondo Mircea Cantor è il protagonista di questa personale che vuole gettare uno sguardo sul nostro mondo contemporaneo e la sua instabilità. Precarietà politica ed economica si rispecchiano nei materiali in mostra di Cantor che per l’occasione propone un corposo gruppo di lavori inediti. I materiali più disparati dal sapone alla telecamera termica, fusi fra loro diventano metafore di un presente eterogeneo e ambiguo. Il sapone per esempio lontano dall’essere solo materia che da forma all’opera, rievoca l’atto del lavare via e sbiadire il passato, la storia e la loro eredità. L’operazione si arricchisce di ulteriori suggestioni quando scopriamo che il sapone usato è quello dell’antica tradizione di Aleppo, città protagonista delle pagine più tristi del momento. I labili tempi moderni saranno così lo sfondo di una mostra che metterà in discussione ideologie, conflitti e nuove minacce che muovono le redini della storia contemporanea, proiettandoli in una dimensione sublime e poetica. Info: www.fondazionegiuliani.org