Dalì e Gala in cucina

Parigi

”Quando avevo sei anni volevo fare il cuoco” ha raccontato una volta Salvador Dalì, ma è stato solo alla fine degli anni Sessanta che ha canalizzato questa sua fantasia infantile in qualcosa di concreto. Con il suo inconfondibile stile e immancabile estro riesce a realizzare Les Diners de Gala, un ricettario compilato dal pittore spagnolo e sua moglie Gala. Unico nel suo genere, il libro uscì nel 1973 e da allora non fu mai più ristampato: ne restavano in giro circa 400 copie, possedute prevalentemente da bibliofili e appassionati di Dalì, quando nel 2016 Taschen ha deciso di ristamparlo integralmente rendendolo accessibile a tutti. Adesso infatti è disponibile in francese, spagnolo, tedesco, inglese e per la prima volta anche in italiano.

Il libro è diviso in 12 capitoli dai titoli stravaganti, ognuno associato a una tipologia di portata come nei ricettari tradizionali. 320 pagine con 136 ricette intervallate dalle illustrazioni di Dalì, come prevedibile, affascinanti e lontane dalle immagini che ci si aspetterebbe di trovare in un comune manuale per cuochi. Un viaggio nella cucina francese con gli chef dei più rinomati ristoranti parigini dell’epoca come Lasserre, La Tour d’Argent, Maxim’s e Le Train Bleu, che ancora ripropongono alcuni piatti. Un vero gioiello anche per gli amanti del vintage, con le foto dai colori saturi, le composizioni ardite e i servizi d’argento dei libri di cucina che riposano un po’ impolverati sugli scaffali delle nostre nonne e delle nostre mamme. Per non parlare delle ricette: capesante, consommé, timballi, arrosti, lumache, selvaggina, gelatine, piramidi di gamberi, sorbetti e un tripudio di panna. Tutte le ricette furono ripensate da Dali e dalla moglie, che le servivano agli ospiti durante i loro opulenti e famosi banchetti, e sono accompagnate da osservazioni spesso spiritose di Dalì, buone anche per fare conversazione a tavola, e da disegni e fotografie surrealiste: stravaganti, esotiche, sontuose, e sensuali, come le ricette. Basti pensare al decimo capitolo intitolato Je mange Gala (“Mangio Gala”) dedicato ai cibi afrodisiaci. Tutte queste ricette, vere e proprie opere d’arte, sebbene alcune richiedano una certa esperienza, una dispensa ben fornita e stomaci ben allenati, possono essere preparate anche a casa, riuscendo a recuperare gli ingredienti, spesso poco comuni, e con un po’ di abilità tecnica. Ricette antiche, tradizionali e originali rese ancora più gustose dall’estro creativo di Salvador Dalì.

”Les dîners de Gala è dedicato esclusivamente ai piaceri del gusto, dice Dalì, se siete uno di quelli che calcolano le calorie e trasformano le gioie del cibo in una forma di penitenza, chiudete subito questo libro; è troppo vivace, troppo aggressivo e troppo impertinente per voi”. Allora chi è pronto per provarle?