L’arte contemporanea torna a Piazza della Signoria con Urs Fischer

Firenze

Si chiama Big Clay #4 la monumentale scultura che con i suoi dodici metri di altezza da qualche giorno svetta al centro di Piazza della Signoria a Firenze per rimanerci fino al 21 gennaio. L’opera, già esposta a New York e oggi per la prima volta in Europa, porta la firma di dell’artista svizzero Urs Fischer arrivato a Firenze in occasione della seconda edizione di In Florence, il grande evento di arte contemporanea ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti. La mostra, curata da Francesco Bonami, promossa dal Comune di Firenze e organizzata in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Antiquariato, dopo aver accolto Jeff Koons nel 2015, ospita così un altro grande artista di fama internazionale. ”La grande scultura Big Clay #4, le cui forme hanno contemporaneamente qualcosa di primordiale e di infantile – spiega Bonami – è soltanto apparentemente monumentale. In realtà è un monumento alla semplicità e alla primordialità del gesto umano che plasma la forma. Uno sguardo più approfondito della superficie di alluminio dell’opera scoprirà le impronte digitali dell’artista. La scultura infatti è l’ingrandimento di piccoli pezzi di creta modellati dall’artista nel suo studio. Un monumento alla manualità e all’azione creativa più semplice e quotidiana”.

Oltre all’imponente scultura in alluminio, due opere più piccole sono state poste sull’Arengario di Palazzo Vecchio, tra la riproduzione del David di Michelangelo e quella di Giuditta e Olofernedi Donatello. Si tratta di 2 Tuscan Men, due figure umane realizzate in cera (come in occasione della Biennale di Venezia del 2011 che l’ha reso famoso), Fabrizio e Francesco, rappresentanti Fabrizio Moretti e Francesco Bonami, ideatore e curatore del progetto. Accese, letteralmente, il giorno dell’inaugurazione dal sindaco Nardella, le due statue si consumeranno lentamente per tutta la durata della mostra. “Questo è un progetto ambizioso – ha affermato il sindaco Dario Nardella – ovvero promuovere l’arte contemporanea coniugandola con il passato. Continuiamo con tenacia questo progetto di coniugare arte contemporanea con Rinascimento perché pensiamo che Firenze viva ancora oggi il suo Rinascimento, Firenze rinasce ogni giorno grazie all’arte. Sono emozionato ma pronto al dibattito e alle polemiche che so che ci saranno, perché la grande arte fa sempre discutere”.