Quando le metropolitane diventano arte

Stoccolma

Achille Bonito Oliva, riferendosi al grande progetto dedicato a Napoli, ha definito le stazioni della metropolitana d’artista dei ”musei obbligatori” perché investono spazi che penetrano nel quotidiano del cittadino al costo del solo biglietto di viaggio. Un vero e proprio museo sotterraneo che entra in connessione con la storia e la vita della città. Facendo un giro del mondo ”digitale” si possono trovare dei veri e propri gioielli, laboratori d’arte, vere officine di creatività. Installazioni, pareti coloratissime, affrescate o illuminate da neon vivacissimi, opera di artisti locali o famosi designer. Dall’Europa all’Asia, passando per l’America ecco le stazioni più belle del mondo.

Si parte ancora una volta da Napoli, grazie al progetto di riqualificazione che ha coinvolto 90 artisti locali e internazionali, le stazioni di Toledo, realizzata dal designer Oscar Tusquets Blanca, Vanvitelli che custodisce una delle famose spirali di Mario Merz e quella Dante progettata da Gae Aulenti sono diventate famose in tutto il mondo. Uscendo dai confini nazionali si arriva a Vienna dove la metropolitana si sviluppa per 80 km. Qui, oltre alle installazioni sparse sulle varie linee e alla famosa stazione Karlsplatz, creata da Otto Wagner, vi è la stazione di Volkstheater decorata con un mosaico di Anton Lehmden realizzato con 3 milioni di tessere di vetro di Murano. Rimanendo nei paesi germanici tappa fondamentale non può che essere Monaco di Baviera. Tra le più belle la stazione di Münchner Freiheit, con i suoi 11 pilastri luminosi alti quasi 4 metri, e la stazione di Westfriedhof, con lampade di grandi dimensioni a illuminare le sedute, entrambe opera di Ingo Maurer. Salendo verso i paesi scandinavi è d’obbligo una sosta a Stoccolma, un’installazione sotterranea infinita dove 90 delle 110 stazioni sono decorate, dipinte, disegnate o progettate da oltre 150 artisti. Rimanendo sullo stesso meridiano si giunge a San Pietroburgo dove il gusto classico della stazione di Avtovo riporta indietro al tempo dei grandi palazzi degli zar. Gusto e magia che accompagnano allo stesso modo i viaggiatori delle sfarzose stazioni di Mosca.

Come Marco Polo il viaggio continua verso l’Oriente dove si incontrano le sofisticate stazioni di Dubai come BurJuman, la coloratissima Kaohsiung a Taipei fino ad arrivare in Cina alle luminosissime stazioni di Shanghai (la più lunga del mondo) e le minimaliste supertecnologiche di Hong Kong. Oltrepassando l’Oceano Pacifico non può mancare una breve tappa nel continente americano. Dopo le affascinanti stazioni di Washington e le ben note di New York, la stazione Champ-de-Mars a Montreal capolavoro dell’artista del Quebec Marcelle Ferron rapisce il cuore. Non rimane che tornare in Europa, precisamente nella penisola iberica, dove la stazione di Olaias di Lisbona e la modernissima stazione di Bilbao, progettata dall’architetto Norman Foster, sono le ultime ”fermate”.