A Città del Capo inaugura lo Zeitz MOCCA, il nuovo museo per l’arte contemporanea africana

Città del Capo

Equinozio d’autunno, 22 settembre, apre oggi al pubblico nel vivace quartiere del Victoria&Alfred Waterfront di Città del Capo il più grande museo dedicato all’arte contemporanea del continente africano, nato dalla collaborazione tra la società immobiliare del V&A Waterfront e l’uomo d’affari Jochen Zeitz, la cui collezione costituirà il nucleo principale del museo. A nove anni dal lancio del progetto, dopo investimenti privati per 32 milioni di euro, 80 gallerie ripartite su nove piani e 24.000 biglietti già venduti per l’opening finalmente il progetto è arrivato alla conclusione con l’apertura dell’edificio progettato dall’Heatherwick Studio di Londra, che ha riqualificato un vecchio silo per lo stoccaggio del grano risalente al 1924. Lo Zeitz MOCAA godrà sia di finanziamenti privati, sia di finanziamenti pubblici, e sarà diretto da Mark Coetzee, arrivato alla carica dopo essere stato CEO Puma ed esperienze alla Collezione Rubell di Miami, che ha diretto dal 2001 al 2009. L’edificio si sviluppa su nove piani, e il tetto ospiterà la collezione di scultura, in un apposito parco a cielo aperto. Oltre alle sale espositive, ci saranno una libreria, un ristorante e un bar, e le sezioni per la fotografia, il design e la performance. Il museo ospiterà anche mostre temporanee, e per l’apertura sono previste due retrospettive dedicate ai giovani artisti Kudzanai Chiurai dello Zimbabwe e Nandipha Mntambo dello Swaziland. Da Athi-Patra Ruga a Kudnazai Chiurai a Nicolas Hlobo, Cyrus Kabiru, Joël Andrianomearisoa, Daniella Mooney, Isaac Julien, Frohawk, Ghada Amer fino a Liza Lou, la presenza artistica globale che caratterizza la ricerca del patron tedesco è focalizzata su artisti africani appartenenti alla diaspora. Ma non mancherà tempo per un’apertura non solo a un pubblico locale, ma anche, contemporaneamente, la volontà di raggiungere un’identità istituzionale, per emancipare sensibilità culturali sommerse e compenetrare il presente storico del Sud Africa, spesso sulla via della scomparsa.