In Slovacchia nasce il museo dei cellulari, una collezione di oltre 3500 ”opere d’arte”

Dobsina

Chiamatela retromania, nostalgia o spirito vintage, sta di fatto che sempre più spesso assistiamo a operazioni incentrate sul riportare in vita la memoria di anni addietro. Come la nascita di spazi espositivi concepiti come archivi che catalogano oggetti che un tempo erano di uso comune trasformandoli in vere e proprie opere d’arte. E sempre di più si va a pescare in un passato recente, vista la velocità con cui oggi il presente si trasforma in memoria. Un esempio è la nascita di un museo in Slovacchia che riunisce una collezione di 3500 cellulari. Stefan Polgari, 26enne slovacco, ha ricavato lo spazio all’interno della sua casa a Dobsina, costruendo un percorso di visita attraverso circa 1500 modelli di telefoni portatili, che ripercorre la storia della telefonia mobile. A partire dall’anno zero, il 1983 che segna l’arrivo sul mercato del il Motorola DynaTAC 8000X fino ad arrivare ai modelli più recenti. La collezione è il risultato di ricerche approfondite che hanno spinto Polgari a collezionare cellulari dall’età di 15 anni. Con questa operazione Polgari è riuscito a storicizzare oggetti del nostro passato recente, trasformando in arte la tecnologia che ormai è diventata obsoleta

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