Il Dallas Museum of Art ha acquisito un’installazione della serie Infinity Mirror Room di Yayoi Kusama dal titolo All the Eternal Love I Have for the Pumpkins. In mostra lo scorso anno alla Victoria Mirò Gallery di Londra, questo lavoro è conosciutissimo in Italia grazie alla grande mostra Love che, a Roma e Milano, ha letteralmente fatto letteralmente innamorare tutti. Tanto che le sue opere sono tra le più pubblicate su Instagram. Yayoi Kusama è oggi considerata infatti fra le più importanti artiste giapponesi contemporanee e i suoi lavori valgono una fortuna. Basta pensare che per la mostra Infinity Rooms al Museo di Hirshhorn un visitatore ha rotto una zucca di un’installazione assicurata per ben 800.000 dollari. Yayoi Kusama ha lavorato in una vasta gamma di discipline, dalle arti visive alla danza, la moda, il design fino alla scrittura e alla composizione musicale. La sua produzione abbraccia la corrente surrealista, Espressionismo astratto, Minimalismo, Pop Art, Land Art e persino Psichedelismo. Ma è scavando nel suo passato che si trova la chiave interpretativa del suo percorso artistico. Fin da piccola Yayoi soffre di disturbi ossessivo-compulsivi e allucinazioni plurime dovute a perpetrate violenze domestiche. Durante una crisi, all’età di 12 anni, il motivo a fiori rossi di una tovaglia da tavola comincerà a riprodursi all’infinito nella stanza, popolando da allora in poi il suo universo in modo ossessivo. Pois e fiori giganti, reti, forme molli e zucche. Sarà la riproduzione, la moltiplicazione e l’ aggregazione ossessiva di questo ristretto vocabolario di forme la firma stilistica delle sue opere. L’artista ricrea attraverso le opere le sue visioni come mezzo per dominarle, convertendole in una via di fuga liberatoria. L’intento della sua arte è quello di condurre un’indagine sul concetto di percezione del cosmo e di infinito.
Ed è proprio attraverso le Infinity Mirror Room che continua ad esplorare il concetto di infinito, passando dalla superficie bidimensionale delle tele ad un ambiente di riflessione speculare, dovuto all’effetto caleidoscopico delle superfici specchianti che genera uno spazio inesauribile; il corpo viene frammentato dalle pareti a specchio e riprodotto continuamente. Le Infinity Rooms di Kusama sono attualmente oggetto di una mostra di successo presso il Seattle Art Museum, spettacolo che ha debuttato all’inizio di quest’anno presso il Museo di Hirshhorn e il Giardino della Scultura di Washington. ”L’acquisizione per il Dallas Museum of Art è notevole in quanto nessun altro museo del Nord America ha un lavoro simile e – aggiunge il curatore Gavin Delahunty – sarà subito in mostra da ottobre.” Info: www.dma.org