Un nuovo software intelligente che riconosce e riproduce lo stile dei grandi artisti

New York

In futuro le opere saranno realizzate da un’intelligenza artificiale. No, non è fantascienza e si tratta di un domani molto più vicino di quanto si possa pensare. Un team di ricerca guidato dalla Cornell University e da Adobe ha presentato un prototipo di intelligenza artificiale che può modificare qualunque immagine digitale ispirandosi alla mano dei più grandi artisti della storia. Si tratta del primo algoritmo di style transfer che riproduce i meccanismi del cervello responsabili della visione e dell’imitazione. Inserendo nel database del software diverse immagini, il programma le analizza ed è in grado di riconoscere le pennellate, lo stile, le linee di ogni singolo artista, replicando in modo fedele e creando una nuova opera. Le immagini vengono accumulate attraverso il deep learning, una tecnica che simula le capacità del cervello di memorizzare e imparare dall’esperienza visiva. «Non siamo più così sicuri – spiega a Repubblica Kavita Bala, docente di Computer Science all’università di Cornell e coordinatrice della ricerca – che l’intelligenza artificiale possa dipingere dei capolavori in forma autonoma. Ma nei prossimi anni i programmi saranno così perfezionati che difficilmente si potrà distingue un originale da una copia». Ne sono un esempio le opere del matematico e artista Gene Kogan.