Una gaffe avrebbe svelato il nome di Banksy, l’artista senza volto

Londra

È proprio vero: se c’è una cosa nascosta, segreta e che sarebbe bene non svelare o cercare di scoprire ad ogni costo, stai pur sicuro che questa sarà scoperta e pubblicizzata ovunque! Insomma, è il gusto del proibito! È accaduto così per l’identità segreta dell’artista Banksy. In passato erano state fatte molte ipotesi sull’identità dell’artista, si era detto che poteva essere una donna, o un collettivo formato da diversi writer riuniti sotto lo stesso nome. O ancora che si trattasse di un macellaio di nome Robin Banks o, secondo alcuni studi inglesi molto accreditati, di un certo Robin Gunningham.

Il nome dell’artista misterioso pare sia stato finalmente svelato anche se per errore. Tutto è accaduto nel corso di un’intervista rilasciata dal produttore Goldie in un programma radiofonico inglese Disctraction Pieces . L’argomento affrontato dall’icona dell’elettronica era la mercificazione delle opere di Banksy. ”Scrivi su una t-shirt Banksy in caratteri stondati e siamo a posto. Possiamo venderla. Senza mancare di rispetto a Robert, penso che sia un artista incredibile..” ha esordito Goldie, ai microfoni. Il produttore, accortosi della gaffe, ha tentato di cambiare argomento e di rimediare, ma in tutti si sono accorti che, parlando di Banksy, aveva fatto un nome ben preciso, quello di Robert. Si, ma Robert chi? Secondo gli esperti e tutti coloro che da tempo cercano di risolvere il mistero, l’artista sarebbe in realtà Robert Del Naja, leader dei Massive Attack.

Tutti gli indizi raccolti in questi anni, infatti, portano direttamente a lui. Proprio come Banksy anche Del Naja è di Bristol ed è uno street artist. Già negli anni ’80 il fondatore della band trip hop si era fatto notare nel mondo dei graffiti con il nome d’arte 3D. Era appassionato di graffiti come anche Goldie che, prima di dedicarsi all’elettronica, si muoveva nel mondo dell’arte di strada. Le strade dei due, prima di diventare amici e colleghi di elettronica, si erano incrociate appunto durante una grande sfida tra street artist a Bristol. Era stato Craig Williams del Daily Mail a dichiarare, qualche anno fa, che il leader dei Massive Attack era in realtà Banksy. Il giornalista aveva condotto una lunga indagine che collegava le date dei concerti dei Massive Attack con la comparsa delle opere di Banksy. Secondo l’esperto in realtà non esisterebbe un solo artista, ma un collettivo guidato dal cantante. ”Sarebbe una storia bellissima, ma purtroppo non è vera – ha raccontato successivamente – Conosco bene Banksy, è stato anche ad alcune nostre esibizioni, ma è solo una questione di coincidenze e niente più.” Si arriverà mai ad una verità?