Dante Vallesi, Photophonia

Se il primo capitolo di Photophonia nasce per restituire agli occhi il silenzio della musica attraverso lo spettro visibile della vibrazione e della fotografia, il secondo capitolo, viceversa, è una scrittura musicale ad occhio. Il progetto è dell’artista Alfredo Dante Vallesi e a ottobre sarà esposto, nell’ambito della Rome Art Week, alla galleria d’arte Spazio Mater, diretta da Ilaria Sergi. Il brano è stato composto esplorando le basse frequenze per ottenere una danza degli elementi attraverso l’uso di speakers audio e di una macchina da presa che è testimone silenzioso della performance. L’urgenza era quella, come in un rito ancestrale, di offrirsi in sacrificio al Dio che tiranneggia le Marche, la terra dell’artista, da più di un anno: il Terremoto. Il brano è un riscrittura di sua composizione in chiave elettronico-digitale di un Artefactum dal titolo Amoroso di Guglielmo Ebreo da Pesaro, compositore, coreografo e danzatore marchigiano del 1400.

PHOTOPHONIA II – Earthquake Symphony – Part I from Alfredo Dante Vallesi on Vimeo.

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