Il mondo dell’Arte saluta Laura Biagiotti

Roma

Ci ha lasciato ieri all’età di 73 anni la grande stilista romana Laura Biagiotti, ricordata come ”la signora della moda”. Pioniera della moda italiana,  è riuscita a portare, prima di tutti, il marchio  e lo stile italiano nel mondo, sfilando nel 1988 in Cina, conoscendo l’ultimo Imperatore, nel 1995 nella Russia ancora sovietica e nel 1997 in Egitto, invitata dalla moglie dell’allora presidente Mubarak. La sua carriera inizia però nella sua città, Roma, negli anni ’60 quando, seguendo le orme della madre, Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier, comincia a collaborare con i grandi nomi della moda italiana, da Roberto Capucci a Rocco Barocco; dagli anni ’70 prende il business di famiglia e lo trasforma in un’impresa globale, un’azienda di donne – fondata da sua madre diretta da lei e, dal 2005, in collaborazione con la figlia Lavinia – dettando i principi di una moda inconfondibile che punta su linee ampie che prendono forma attorno al corpo (sua l’invenzione dello stile bambola) e colori legati alla sua città il bianco e il rosso. Definita dal New York Times ”la regina del cashmere”, visse d’arte, archeologa di formazione e stilista per le avventure della vita che, come raccontava, è sempre capace di sorprenderci. Donna coltissima che ai backstage delle sfilate e all’uscita finale in passerella preferiva la compagnia dei diecimila libri della sua biblioteca, ma soprattutto una grande appassionata e collezionista d’arte, dal gusto infallibile e una conoscenza che si ritrovano nei suo abiti, si impegna nel restauro di monumenti ed edifici romani – la scalinata del Campidoglio, le fontane in piazza Farnese – finendo per guadagnarsi l’etichetta di mecenate. A Milano ha prestato, con la generosità di sempre, una delle cose più belle dell’Expo 2015, il grande quadro di Giacomo Balla, gloriosa esplosione di schegge del nostro tricolore che incantò milioni di visitatori: perché di Balla, Laura Biagiotti fu collezionista privata di riferimento, sempre disposta a mandare per il mondo opere alle mostre sul Futurismo da New York a Tokyo che ne facevano richiesta. Una carriera avventurosa e costellata di soddisfazioni e riconoscimenti che hanno fatto di Laura Biagiotti la regina del gusto, dell’energia ed eclettismo dell’arte italiana nel mondo.