Dopo aver inaugurato nel 2014 la Galleria Mario Iannelli di Roma con la sua prima personale, l’artista norvegese David Prytz torna dal 3 maggio con una nuova mostra per presentare i suoi ultimi lavori. Dal titolo Exocenter, un neologismo che si riferisce al modo in cui organizziamo noi stessi nel nostro ambiente e come comprendiamo la nostra esistenza in relazione al mondo in cui viviamo, Prytz utilizza sistemi di coordinate, come il piano cartesiano, per creare strutture che si riferiscono all’universo e allo spazio. Derivato da concetti di geocentrismo ed eliocentrismo, entrambi capaci di collocare l’essere umano in un certo punto dell’universo, l’ Exocenter descrive la mancanza di un centro definito e come qualsiasi punto, che in qualche modo è in relazione con gli altri, è soprattutto un centro in sé. In questo modo, esamina la complessità del tempo e dello spazio e la relatività del concetto di centro. Trattando ogni elemento come centro per se stesso, attraverso sculture e disegni emergono domande sull’eternità, sullo spazio infinito e sulle nostre regole e affetti individuali. Un’opera sonora completa l’esposizione avvolgendo il visitatore in questo viaggio nello spazio. La mostra è visibile fino al 30 giugno. Info: www.marioiannelli.it