La galleria romana Emanuel Layr presenta My Epidemic, la personale di Lili Reynaud-Dewar, artista francese (La Rochelle, 1975). Una selezione di lavori già presentati nello spazio di Audain Gallery a Vancouver nel 2015, al Museum of Modern Art a Varsavia e al Museo El Eco, Mexico nel 2017. Il progetto in questione segue inoltre quello prodotto per All the World’s Futures, alla 56esima Biennale di Venezia nel 2015 e fa parte di un concept di più ampio respiro che comprende opere, testi, esposizioni, seminari sul tema dell’AIDS e del suo impatto sul corpo e sulla cultura, tra azioni collettive, produzioni artistiche e formazione identitaria. La pratica artistica di Lili Reynaud-Dewar coinvolge pratiche eterogenee che prendono ispirazione dal Jazz, il Vodoo, l’arte concettuale, il Rastafarianesimo. Mescolando questi codici, il risultato sono lavori enigmatici che escono fuori da schemi immediatamente riconoscibili. Interessante è l’uso che fa della sua storia personale, che diventa performance ereditata da figure trasgressive del XX secolo come Cosey Fanni Tutti, Josephine Baker and Guillaume Dustan. Info: www.emanuellayr.com