Mirò! Sogno e colore, una mostra sul genio catalano

Bologna

Mirò! Sogno e colore questo il titolo della mostra che inaugura l’11 aprile a Palazzo Albergati a Bologna e che racconta il codice artistico del genio anticonformista catalano Joan Mirò, una sperimentazione ricercata all’interno delle principali correnti artistiche del ventesimo secolo come il Dadaismo, il Surrealismo e l’Espressionismo. 130 opere tra cui 100 olii che raccontano la sua storia che si intreccia con quella variopinta e affascinante dell’isola di Maiorca dove l’artista ha vissuto fino alla morte nel 1983. Opere legate agli anni della maturità, quelle degli anni ’60 e ’70, ovvero del periodo in cui Mirò si stabilì definitivamente sull’isola nel 1956, dopo aver vissuto nella prima parte del secolo fra Parigi, Barcellona e nella casa di famiglia di Mont-roig del Camp, uno dei suoi luoghi del cuore. Antifranchista e repubblicano convinto ricevette le prime onorificenze dal suo paese solo dopo la caduta del Caudillo. ”Il surrealista più surrealista di tutti”, come lo definì Andrè Breton, entrato in contatto prima col Fauvismo, poi con i dadaisti quindi con la scena di Montparnasse e con Picasso, Mirò portò avanti un suo personalissimo stile che decollò raggiungendo il successo alla fine degli anni ’20 a Parigi. Sogno e colore di Miró, la sua interiorità e il modo di pensare, il profondo attaccamento alle sue radici e identità, la continua ricerca di novità: queste le chiavi per comprendere capolavori come Femme au clair de lune, Oiseaux e Femme dans la rue oltre a schizzi – tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University – tutti provenienti dalla Fondazione Pilar i Joan Mirò a Palma di Maiorca. Con il patrocinio del Comune di Bologna, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Pilar e Joan Miro di Maiorca, la mostra è diretta da Francisco Copado Carralero e curata da Pilar Baos Rodríguez. Info: www.palazzoalbergati.com