In concomitanza con miart prende avvio Outer Space, uno spazio di scoperta, sperimentazione e ricerca sull’arte contemporanea approfondito attraverso dieci progetti inediti, proposti da dieci fra i più attivi project space in Italia, riuniti in altrettante unità abitative all’interno di FuturDome a Milano. La mostra si cala nel vuoto apparente tra istituzioni culturali e gallerie commerciali per dimostrare che l’arte genera arte attraverso un progetto di realtà in espansione. All’interno di spazi urbani fisici, oppure immateriali, i project space selezionati testano nuovi territori dell’arte contemporanea anticipando il mercato dell’arte e promuovendo artisti emergenti. Negli ambienti di FuturDome (storico Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo), gli spazi indipendenti, decontestualizzati rispetto alle loro sedi, esprimono la forza e la solidità delle loro incursioni nel futuro dell’arte, mostrandosi non solo come realtà temporanee in grado di crescere e operare, ma anche come istituzioni professionalizzate in grado di definire la prossima generazione di artisti. I project space invitati aderiscono a diversi modelli esistenti di spazio indipendente: Almanac (Torino/Londra), Current (Milano), Gelateria sogni di ghiaccio (Bologna), Le Dictateur (Milano), Mega (Milano), Site Specific (Scicli), T- space (Milano), Tile Project Space (Milano), Treti Galaxie (Torino) e Ultrastudio (Pescara). Quest’ultimo presenta il suo primo lavoro curatoriale dal titolo Endless Backup. Un progetto che si sviluppa attraverso progetti di video/ludici in cui lo spettatore viene immerso in una dimensione spaziale inedita tutta da esplorare. Un’esperienza che ruota attorno al concetto dell’eterno ritorno di Nietzsche secondo cui il tempo è ciclico e l’Universo nasce e muore in perpetuo divenire. Outer Space è a cura di Ginevra Bria con la direzione artistica di Atto Belloli Ardessi. Le mostre sono aperte fino al 15 aprile. Per tutti gli appuntamenti legati all’evento e altre info: www.futurdome.com