C’è una data finalmente, il 23 giugno. Scritta enorme sul sito del Centro Botín. È la data di apertura dello spazio a Santander progettata da Renzo Piano e sotto cantiere da anni. Costata oltre 80 milioni di euro la struttura è la più dispendiosa mai realizzata in Spagna da un ente privato, la fondazione Botín, ed è la prima opera firmata dall’architetto italiano nella penisola Iberica. Il centro è dedicato all’espressione contemporanea intesa nel più largo senso possibile. Due edifici collegati da una passerella infatti sono dedicati a diverse attività, uno progettato per ospitare eventi legati alle arti plastiche, l’altro più vicino al teatro, ai concerti e alla performance. La prima mostra curata da Vicente Todolí è un omaggio all’artista belga Carsten Höller, più una serie di disegni firmati da Goya e la presentazione di una parte della collezione d’arte che rimane nella fondazione come mostra permanente.
Qualche numero: 2.500 metri quadrati di gallerie, 300 posti nell’auditorium, 270.000 dischi riflettenti di ceramica coprono la facciata del centro che racchiude anche, spazi di lavori, un ristorante, un negozio e una terrazza mozzafiato che si affaccia sia sul mare che verso l’interno della città. Info: www.centrobotin.org